hanno. Quelli che non capiscono i propri limiti. Quelli che pensano al sogno
italiano senza possedere mezzi, umiltà e pazienza. Quelli che coltivano il sogno svizzero senza
metterci cuore e passione. Ho apprezzato il progetto di un paio d’anni fa visto a Mendrisio. L’ho ritenuto valido ed
innovativo. Un qualcosa che avrebbe potuto dare risultati diversi. La sensazione è quella che Team Ticino sia rimasto un caso isolato e a se stante. Ma forse non è semplice fare un quadro della situazione. Cosa ne pensa Davide Belotti?
esterna e superficiale e per ciò che ruota attorno al nostro mondo, non mi sento di giudicare il lavoro di stampa e
società professionistiche. L’intenzione da parte dell’ASF di lavorare sulla formazione dei giovani
allenatori e di conseguenza dei settori giovanili è molto buona. Purtroppo solo
nel Team Ticino, strutture, mezzi, professionalità e preparazione degli
allenatori sono di buon livello. In aggiunta, l’unica valutazione che ti posso fare con convinzione è quella sul lavoro
svolto proprio dal Team Ticino che è sicuramente positivo, ma è poco sostenuto dalle
società che vivono questa realtà come un’imposizione ASF. Alcune componenti preferirebbero tenersi i
ragazzi nel proprio settore giovanile.”
inferiore rispetto non solo alla vicina Italia, ma anche alla svizzera
interna. Al momento, nelle categorie minori ci sono sempre meno soldi da investire. Lo dimostra un fatto: io a Biasca che per regolamento devo avere in campo almeno sei giocatori
svizzeri e attualmente ne ho sei in rosa, faccio fatica a trovarne, perchè
giustamente sono più orientati a giocare in categorie meno impegnative per conciliare sport e lavoro. Del resto chi li può biasimare? Giocare a Biasca sacrificando tempo ed energie con un
impegno di quattro allenamenti a settimana più la partita per 500 franchi al
mese, quando ne guadagnano col proprio lavoro almeno 2000 è rapporto poco equo.
impegnano al massimo per provare a fare i calciatori. In categorie minori
come eccellenza o interregionale lo stipendio può sicuramente competere con
quello di un lavoratore medio italiano.”
credo sia un giusto passo verso la mia crescita come allenatore. Ho un gruppo giovane che mi segue con impegno e disponibilità. La società dice di voler intervenire sul mercato, ma ci sono enormi
difficoltà. Non sono un illuso perchè so che raggiungere la salvezza sarà difficile però
sono convinto di poter ottenere il massimo da questi ragazzi. Col mio lavoro fare progetti è un pò complicato, comunque sono fiducioso.”