Champions League, lo Young Boys non crea granché e cede alla distanza a una decisamente più meritevole Atalanta

scritto da Claudio Paronitti

Al Gewiss Stadium di Bergamo, nel quadro della seconda giornata del Gruppo F di UEFA Champions League, lo Young Boys ha disputato una prima frazione di carattere contro la favorita Atalanta, per poi cedere in una ripresa contraddistinta in particolare dalle zero occasioni giallonere (!) e dalla decisiva rete sotto porta di Matteo Pessina al 68′

Come era nelle previsioni, la sfida tra orobici e bernesi prende avvio con un chiaro vantaggio territoriale locale. Già al quinto minuto David von Ballmoos deve respingere un mancino di Duván Zapata, liberatosi con parecchia semplicità di un paio di avversari. Sembra l’inizio di un incubo per gli ospiti, che tuttavia reggono agli assalti (non costanti) dei lombardi. Al 17′, gli uomini di Gian Piero Gasperini aprono pure le marcature con un’autorete di Sandro Lauper sul cross al centro di Rafael Tóloi. Contattato dal VAR, l’arbitro tedesco Felix Brych annulla giustamente il vantaggio causa netto fuorigioco. Per portare a termine la prima frazione, i taccuini registrano altre due occasioni, una per parte: al 28′ Meschack Elia, lanciato da un ottimo Christopher Martins, arriva con i tempi giusti sul pallone, ma fallisce l’appuntamento calciando a lato di piatto. Sul tramonto del primo tempo, Matteo Pessina non riesce ad avventarsi sulla sfera perdendo il contrasto con l’estremo difensore giallonero.

Nonostante il sostegno del pubblico, i padroni di casa faticano a rendersi pericolosi anche al rientro dagli spogliatoi. Occorre così attendere il 61′ e un desrto in diagonale di Davide Zappacosta, su cui David von Ballmoos risponde presente. I suoi compagni, per contro, non lo sono affatto in zona offensiva. Come conseguenza, l’argentino Juan Musso trascorre un periodo piuttosto lungo di inattività non voluta. Al 68′, la retroguardia confederata – e nello specifico, nell’ordine, Sandro Lauper e Silvan Hefti – non fa una bella figura, lasciando spazio a Duván Zapata per servire l’accorrente Matteo Pessina, che da due passi non può sbagliare. È il vantaggio nerazzurro, onestamente meritato per quanto proposto sinora. Nell’ultima parte di gara, i padroni di casa controllano le operazioni, rischiando di raddoppiare all’89’ con Luis Muriel (exploit del portiere rossocrociato) e non lasciando granché agli elvetici (se non il destro dalla distanza di Christopher Martins al 92′), i quali incassano s’inchinano così di misura agli italiani due settimane dopo il favoloso esordio casalingo con il Manchester United.

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