Il “Crus” : basta che ci sia

scritto da Redazione

Il “Crus” non è di certo uno che improvvisa. Sia nel lavoro che tanto più quando deve aprire la bocca. Le sue considerazioni vanno a volte oltre il limite della comprensione per chi come molti non si ha la pazienza di voler guardare le cose da una prospettiva diversa da quella del tavolino di un bar. Croci-Torti avrebbe dato qualche altro capello pur di vincere il derby con il Morbio.

Così come alla vigilia lo aveva battezzato  “duro” – cosa che in effetti si è rivelato essere – tanto aveva fatto per studiarlo in modo da renderlo più agevole ai propri ragazzi che tuttavia nello specifico non sono stati esenti da colpe. Se da un lato Martinazzo non ha di fatto toccato palla, dall’altro le occasioni sprecate sono finite fuori dalla taratura della memoria.

Il “Crus” non è un’ammazza arbitri. Conseguenza, quella di accettare le decisioni proprio in virtù di quella prospettiva che ti fa vedere anche il lato della ragione altrui. La terna solettese che ha diretto Morbio – Balerna non ha convinto nemmeno i padroni di casa e il rigore negato agli ospiti a tempo scaduto è sembrato un gesto che disorienta anche il più tollerante spettatore.

Concedere o meno quel tiro dagli undici metri non avrebbe cambiato nulla nell’ottica di un campionato già scritto, ma si lavora e ci si impegna perché poi anche il regolamento non sia di così anarchica interpretazione. La rabbia del Crus – conoscendolo – sarà durata lo spazio di 60″. Forse nemmeno. Si torna al lavoro. Qualche dettaglio e si è pronti per ricevere la capolista. Il tempo corre per fortuna più veloce di un rammarico. E per fortuna, il “Crus” c’è!

2 commenti

Natale
Natale 21 Marzo 2017 - 16:11

Natale.
Personaggi come questi, a mio modo di vedere devono stare in un vivaio a Chiasso o Lugano a far crescere i ragazzi, a insegnare il calcio, perchè il Crus ha molto da trasmettere ai giovani, ha giocato ad alto livello, sa tutte le problematiche del pallone, sa come si deve fare se si vuole intraprendere la carriera del calciatore, è una persona che fino adesso ha vissuto di calcio, lo respira e lo mastica fin da piccolo, è un peccato non servirsi delle sue conoscenze, personalmente lo accosterei a un Aldo Binda a Chiasso (che se ne sente la mancanza), a un Ortelli a Lugano, gente che hanno nel sangue e non solo la conoscenza, la volontà, la passione, l`amore, l`umiltà dell`insegnamento, sono personaggi come questi che fanno grande il Ticino calcistico, mi scuso per quelli che non conosco e ho tralasciato.
Natale.

Davide Perego
Davide Perego 21 Marzo 2017 - 16:19

condivido tutto, ma perché non accostare il Crus ad una panchina professionistica ?

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