FC Lugano, le sensazioni «a caldo» post-Basilea: «Una serata bellissima. Ringrazio i miei ragazzi, ancora una volta encomiabili»

scritto da Claudio Paronitti
Mattia Croci-Torti

Mattia Croci-Torti

Il Lugano porta a termine l’appuntamento casalingo contro il Basilea gioendo per la settima volta consecutiva grazie ai centri di Albian Hajdari (44′) e Renato Steffen (69′)

Qualche istante dopo il triplice fischio finale di Alessandro Dudić, il condottiero della prima squadra bianconera Mattia Croci-Torti analizza quanto appena offerto dai suoi protetti attraverso l’abituale conferenza stampa post-partita. Ecco, di seguito, le principali sensazioni «a caldo» fornite dal 41enne tecnico momò:

«Una serata perfetta? Sì, è stata una bellissima serata, perché quando si inizia a parlare di giocarsi il campionato, si deve avere un’altra mentalità e provare a cambiarla in fretta per dimostrare di “essere della partita”. Sin dall’inizio, abbiamo avuto un’ottima attitudine e non era affatto scontato, perché quando le dinamiche cambiano possono cambiare diversi aspetti. Oggi pomeriggio avevo un po’ di “farfalle” nello stomaco. Sapevo che si sentiva qualcosa di diverso. Da un lato, volevamo conquistare il primo obiettivo, che era entrare nelle prime sei. Se vediamo gli undici iniziali del Basilea, posso solo ringraziare i ragazzi, che sono stati encomiabili per l’ennesima volta.

A Winterthur troveremo le alternative a Renato Steffen (squalificato, ndr). È un giocatore che ha delle statistiche incredibili. Alla Schützenwiese è una grossa perdita, ma sicuramente ci faremo trovare pronti. Dopo sabato, la rosa tornerà a “rianimarsi” anche per la fine del Ramadan. Non possiamo mollare e sappiamo che sarà una trasferta difficilissima. Se vogliamo mantenere questa grande mentalità, dobbiamo andare anche a Winterthur a vincere.

Jonathan Sabbatini? Ha un’intelligenza di gioco estremamente elevata. Ultimamente, non ha giocato dall’inizio perché sapevo cosa poteva dare a partita in corso. Si è sempre comportato in maniera professionale e lui sa quanto per me è importante. Sono davvero contento per lui.

Sono convinto che la forza del Lugano sia il gruppo. Oggi, ci sono stati cinque cambi rispetto alla sfida di sabato con lo Stade Lausanne Ouchy. Chi è entrato nel Canton Vaud, ha segnato e fornito assist. Questa sera, i subentarnti hanno fatto il loro dovere. Abbiamo due obiettivi e per me come allenatore sono dei passi in cui poter migliorare. Il mio lavoro è fare delle scelte e… riuscire ad azzeccarle.

Young Boys e Servette? Sono sicuro che a loro tremino le gambe, perché sentono il nostro fiato sul loro collo. Noi dobbiamo farci trovare pronti se gli altri frenano e sbagliano ogni tanto. Non parlerei di grande pressione che abbiamo messo loro, ma sono convinto che Joël Magnin e René Weiler hanno visto la nostra partita e difficilmente possono mentire. Noi stiamo facendo qualcosa di importante, specialmente a livello di mentalità. Quel che sta accadendo è in particolare il frutto della sberla incassata a fine gennaio con lo SLO, un momento dal quale siamo tornati a essere umili e consci delle nostre forze».

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