3L Gruppo 1: Coldrerio, mister Fabbri “Roberto Cotti, da lui c’è tanto da imparare”

scritto da Roberto Colombo

Quarto in classifica con quattro partite ancora da giocare, il Coldrerio cercherà di essere ancora lì ai primi di maggio per provare a inserirsi tra Collina d’Oro e Malcantone

È ancora tutto possibile per il Coldrerio, quarto in classifica a -9 dalla capolista Collina d’Oro. Per finire il girone di andata la squadra di mister Maurizio Fabbri deve ancora giocare quattro partite: si inizia domani in casa del Lusiadas, poi nell’ordine ci saranno Maroggia, Breganzona e Monteceneri. Tutto possibile, intendo la scalata al primo posto, a patto però che i biancorossi non sottovalutino le avversarie e giochino sempre sui livelli visti contro Malcantone e Collina d’Oro.

«Credo che i punti raccolti sin qui – racconta Maurizio Fabbri, allenatore del Coldrerio – siano quelli che meritavamo. Collina d’Oro e Malcantone restano le favorite per la promozione. Stanno rispettando il pronostico di inizio stagione. Ma il nostro girone, a differenza dell’altro gruppo di Terza Lega dominato dal Sementina, è più bello ed equilibrato con almeno quattro cinque squadre che possono dire la loro. Le più brave che ai primi di maggio saranno ancora lì, forse potranno contendere a quelle due la promozione»

«Dobbiamo ancora giocare quattro partite (Lusiadas, Maroggia, Breganzona e Monteceneri, ndr) e l’errore più grande che possiamo commettere – continua l’allenatore – è pensare che siano gare facili. Come avevo detto a inizio stagione il Lusiadas si sta confermando tra le sorprese del girone. Il Maroggia è una squadra orgogliosa che sa esaltarsi nei derby. Breganzona e Monteceneri giocano un calcio migliore rispetto a quello che dice la classifica. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: preparare una gara per volta cercando di raccogliere il maggior numero di punti possibili, solo dopo guarderemo dove siamo arrivati».

Ma intanto il Coldrerio ha già fatto un bel pezzo di strada, con tante belle prestazioni e vittorie, ma anche qualche passo falso: se la sconfitta per 1-0 contro il Collina d’Oro poteva anche starci, quella contro l’Insubrica sanguina ancora: «Di sicuro la nostra migliore prestazione l’abbiamo offerta contro il Collina d’Oro – ricorda mister Fabbri – giocando alla pari con la capolista e uscendo sconfitti solo per un episodio. Quella sconfitta, paradossalmente, ci ha dato sicurezza nei nostri mezzi. Invece, la peggior partita è stata quella con l’Insubrica, non tanto per la sconfitta, ma perché non siamo stati una squadra, ma undici singoli che pensavano di vincerla da soli».

È una squadra quella che vuole sempre vedere in campo mister Fabbri, dove tutti sono importanti allo stesso modo. Un gruppo che si aiuta e si mette a disposizione del compagno. «Non mi piace fare nomi di singoli giocatori – conclude Fabbri – ma se proprio devo farne, eccone due o tre: tra i giovani Jurgen Hoxha (classe 1999) ha qualità importanti, ha già segnato un gol e si fa sempre trovare pronto. Anche se però deve ancora migliorare tanto in fase difensiva e di possesso, e volentieri mi fa scoppiare la carotide! Tra i veterani, senza ombra di dubbio per le 40 primavere, Mark Giachetti: se i nostri giovani (e non più giovani) avessero un terzo della sua voglia, solo questo basterebbe a renderli dei giocatori migliori. Ma oltre a loro due, tra tutti, mi piacerebbe indicare Roberto Cotti. È il nostro giocatore con il più basso rapporto tra minuti giocati e allenamenti fatti. Tuttavia, non ha mai detto una parola fuori posto, mai una lamentela, mai fatto mancare il suo impegno, mettendosi sempre a disposizione e dimostrando sul campo (con i fatti) e a tutto il gruppo cosa sia la tenacia e la determinazione».

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