Una partita «speciale» che può valere la leadership

scritto da Davide Perego
di Simone Lupo
Aver vinto a Lubiana sposta fatalmente l’asticella delle ambizioni verso l’alto. I quattro punti messi in preventivo alla vigilia come bottino accettabile del primo doppio confronto, adesso non possono più bastare: perché domani si giocherà in casa e lo si farà contro un avversario pure scattato con un successo, ma obiettivamente ancor più modesto della Slovenia. Ergo: la Svizzera ha subito la possibilità di mettersi in posizione davvero privilegiata se non addirittura di andare in fuga. A quota 6, in effetti, sarebbero molto alte le possibilità di ritrovarsi già sola in testa dopo appena 180 minuti. Detto ciò, la sfida con l’Albania va inquadrata al di là dei suoi risvolti tecnici per comprenderne la reale difficoltà: definirla un derby sarebbe una forzatura, di sicuro per molti dei nostri costituisce però una partita «speciale e dunque da gestire con attenzione. In ogni caso sappiamo quel che ci aspetta soprattutto da parte del pubblico», come ha sottolineato Valon Behrami, uno dei cinque originari del Kosovo. Shaqiri e Xhaka addirittura hanno fatto capire che qualora dovesse nascere una nazionale kosovara, sarebbero pronti in futuro almeno a prendere in considerazione l’ipotesi di far fagotto e cambiare maglia: le implicazioni emotive di questa partita sono dunque facilmente intuibili. E siccome le emozioni spesso hanno il sopravvento sulla razionalità, la variabile potrebbe anche creare qualche grattacapo.

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