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Festa grande al St.Jakob per la meritata vittoria del Basilea sul Liverpool nella seconda giornata di Champions League. Un successo maturato al termine di una gara tenuta in pugno dai renani che non hanno concesso molto ad un Liverpool comunque malato. Ha deciso ad inizio ripresa una rete in mischia dell’eterno Marco Streller. Un goal giunto a premiare il gran lavoro della squadra di Sousa che pochi minuti prima dell’episodio chiave si era vista negare dall’incerto direttore di gara svedese Eriksson un rigore solare. Il tecnico dei rossoblu ha spiazzato tutti con una formazione non pronosticabile nella quale hanno trovato spazio da subito Hamoudi ed Embolo.
Con uno dei giocatori più in forma in panchina (Luca Zuffi) ed uno straordinario rispolverato Serey Die a dispensare chilometri e qualità, Paulo Sousa si è messo in gioco oltre il prevedibile conquistando infine un premio meritato per aver saputo imbrigliare gli inglesi ed aver portato la suq squadra ad una vittoria storica. Squadra che ha fatto una grande pubblicità ad un calcio svizzero in costante ascesa partendo proprio dai successi internazionali della sua massima espressione. Ci vuole coraggio per mettere in campo un ’97 da titolare in un momento in cui le critiche non sono certamente chimere. E Paulo Sousa, ha vinto due partite in una risultando comprensibilmente emozionato nel sempre “pericoloso” dopo partita. Il Basilea ce l’ha fatta. La storia continua.
