GLI AVVERSARI DEL LUGANO: MALMÖ
Sono più di 340 le gare giocate dal Malmö nella storia delle Coppe Europee e questo dato, da solo, ci dice già tutto circa l’esperienza internazionale della formazione scandinava.
Pur non avendo mai portato nella propria bacheca alcun trofeo a livello Europeo, il Malmö vanta tanti piazzamenti importanti, prima su tutti, la finale di Coppa Campioni persa davanti agli inglesi del Nottingham Forest nel 1979 e la conseguente Coppa Intercontinentale persa nel doppio confronto con i paraguayani dell’Olimpia Asuncion, giocata a seguito della rinuncia degli inglesi a disputare la doppia sfida coi sudamericani.
Curiosamente, proprio come per il Copenhagen, è stata una squadra di Zurigo a tenere a battesimo il Malmö in occasione del debutto internazionale: stavolta lo Zurigo FC, battuto al Letzigrund dagli scandinavi per 3-2 il 18 giugno 1961, nell’ambito del gruppo di qualificazione della Coppa Rappan. La gara di ritorno poi si concluse con netta vittoria 4-1 per i padroni di casa, mentre la classifica finale del girone vide al primo posto l’Ajax, che poi si aggiudicò il torneo in una finale-derby contro il Feyenoord.

Il Malmö nella stagione del suo debutto assoluto in Europa
L’esordio del Malmö nelle competizioni organizzate da UEFA non è dei più fortunati, in realtà e si realizza nella Coppa Campioni 1964/65, a Sofia, da dove gli scandinavi tornano con le ossa rotte, sconfitti dai locali della Lokomotiv per 8-3, pur trovando lieve rivincita per 2-0 al ritorno. Le prime partecipazioni del Malmö alla Coppa Campioni avvengono, con cadenza quasi regolare, ogni 2 anni, ma la formazione svedese viene sempre eliminata al primo turno, dopo aver incontrato compagini all’epoca molto più blasonate ed affermate, nell’ordine: Atletico Madrid, Milan, Ujpesti Dozsa e Benfica. Per trovare la prima qualificazione del Malmö in una competizione UEFA, bisogna arrivare alla Coppa delle Coppe 1973/74, stagione in cui la squadra svedese viene sorteggiata contro i ciprioti del Pezoporikos di Larnaca, che dopo un dignitoso pareggio 0-0 in casa propria, vengono sommersi dagli implacabili avversari per 11-0 a Malmö. Tale risultato rimane nella Coppa delle Coppe come il quarto più eclatante in tutta la storia della competizione. Nel turno successivo, però, il Malmö incontra uno Zurigo molto più competitivo di

Una fase di Zurigo-Malmö nel 1961
quello agevolmente superato qualche anno prima e gli elvetici passano il turno dopo due gare equilibrate (0-0 in Svizzera e 1-1 in Svezia), grazie alla norma del gol in trasferta che vale doppio in caso di parità di reti delle squadre nella somma dei 2 incontri: il gol dello slavo Ilija Katic sul terreno avverso, regala allo Zurigo la qualificazione. Nella stagione successiva, sempre in Coppa delle Coppe, il Malmö trova al primo turno un’altra formazione elvetica: stavolta è il Sion, che deve arrendersi dopo 2 sfide equilibrate, vinte per 1-0 dalla rispettiva formazione di casa, decise quindi dai calci di rigore al Turbillon (5-4 per gli svedesi le reti dal dischetto). Nel turno successivo il Malmö si sbarazza facilmente dei finlandesi del Ladhen Reipas (3-1 e 0-0) e raggiunge per la prima volta i quarti di finale di una competizione europea, laddove viene però eliminato dai forti ungheresi del Ferencvaros, che poi arrivarono in finale di fronte alla Dinamo Kiev, che si aggiudicò la Coppa.
La stagione 1975/76 vede il Malmö partecipare alla Coppa Campioni e dapprima eliminare i pericolosi tedeschi orientali del Magdeburgo, ancora grazie ai calci di rigore in trasferta, per poi venire eliminato dai loro ‘cugini’ occidentali del Bayern Monaco di Franz Beckenbauer e Kalle Rummenigge, non senza prima aver comunque dato gran filo da torcere ai campioni in carica del trofeo, superandoli per 1-0 in Svezia e arrendendosi a soli 15’ dalla fine nella sfida di ritorno in Baviera. Il buon lavoro del tecnico inglese Robert Houghton comincia a dare i suoi frutti e l’intelaiatura della squadra diventa sempre più solida, l’esperienza europea comincia a farsi consistente e per il Malmö sono in arrivo i tempi migliori della sua storia. Ancora Coppa Campioni nella stagione successiva, a testimonianza del fatto che a livello domestico la squadra è sempre ai vertici da un po’ di anni, ma un sorteggio sfortunato pone gli

La rete con cui il Torino batte il Malmö in Italia
scandinavi al primo turno di fronte ai campioni d’Italia del Torino, che pur essendo alla sua prima ed unica apparizione nella competizione è squadra di valore assoluto e ben registrata in ogni reparto: a seguito di una sconfitta di misura in trasferta (2-1) e di un pareggio per 1-1 in Svezia, il Malmö è costretto a rimandare di un paio d’anni il suo miglior exploit europeo.
Arriva così la Coppa UEFA della stagione 1977/78, con una delusione inaspettata per l’eliminazione da parte dei francesi del Lens (pesante 4-1 in trasferta e insufficiente 2-0 in casa), ma soprattutto giunge finalmente la stagione 1978/79. La squadra è all’apice della sua perfezione e ogni reparto possiede consistenza e coesione propri di una grande compagine: la Coppa Campioni di quell’anno vede, come al solito, ai nastri di partenza diverse favorite storiche (i detentori del Liverpool, Real Madrid, Juventus, Dinamo Kiev), alcune outsiders (Bruges, Colonia, Rangers Glasgow) e tante comparse, che però faranno molta strada, come il Malmö e il debuttante Nottingham Forest, future finaliste. Il sorteggio del primo turno pone gli scandinavi di fronte ai campioni francesi del Monaco: ostacolo duro, ma non impossibile.

Il rigore con cui il Malmö pareggia contro il Torino in Svezia
Primo match in Svezia, che termina con uno 0-0 che lascia qualsiasi porta aperta per la sfida di ritorno, che infatti si risolve con la vittoria degli ospiti per 1-0. Da notare come questo primo turno veda già fuori dai giochi diverse squadre con forti ambizioni in partenza: Juventus, Bruges e Liverpool su tutte. Il sorteggio del secondo turno (ottavi di finale) accoppia il Malmö alla Dinamo Kiev e qua si vede la vera pasta di cui è fatta la formazione svedese di quel tempo: approfittando del vantaggio di poter giocare la gara di andata in trasferta a Karkhov e non a Kiev, sul terreno della Dinamo, il Malmö costringe i sovietici ad un pareggio a reti bianche, grazie ad una condotta di gara assai prudente e senza sbavature, per poi trafiggerli al ritorno in casa propria con 2 stoccate già nel corso del primo tempo, senza lasciare alla Dinamo possibilità di recupero. Negli ottavi di finale, oltre alla Dinamo Kiev, sparisce pure il Real Madrid, eliminato da un più che sorprendente Grasshoppers! Arriva il sorteggio per i quarti di finale e nel marzo del 1979 il Malmö deve vedersela con il Wisla Cracovia, avversario di rispetto (ha eliminato i belgi del Bruges al primo turno), ma abbordabile. La doppia sfida vede infatti prevalere rispettivamente la squadra ospitante, ma la differenza sta nel numero delle reti fatte: al 2-1 per i polacchi a Cracovia, il Malmö risponde con un perentorio 4-1 al ritorno e si guadagna l’accesso in semifinale, dove giungono anche Nottingham Forest, Colonia e Austria Vienna. Il sorteggio stavolta è benevolo nei confronti degli svedesi e mette di fronte le 2 formazioni sulla carta più forti, lasciando al Malmö la possibilità di vedersela con gli austriaci. Buono lo 0-0 con cui si conclude il match d’andata al Prater di Vienna e ottimo l’1-0 con cui gli svedesi chiudono la pratica in casa al ritorno, nei primi minuti della ripresa: la vetta della scalata europea del Malmö è raggiunta, la finale è assicurata.
È il 30 maggio 1979 e allo stadio Olimpico di Monaco di Baviera si svolge la finale meno pronosticabile nella storia della Coppa Campioni: di fronte ci sono Nottingham Forest, debuttante assoluto nella competizione, squadra che solo qualche mese prima navigava nella Seconda Divisione inglese e Malmö, formazione che mai aveva superato più di un solo turno nella competizione. Comunque andrà, sarà un successo e così è stato: è andata che gli inglesi si sono imposti col minimo scarto (1-0) e che agli svedesi è rimasto il più che gradito profumo della partecipazione, potendo, da ora in avanti e a buon diritto, dire di aver fatto parte attiva nella storia del torneo per club più importante al mondo, senza tema di smentita alcuna! Mai più il Malmö riuscì a ripetersi in Europa nel corso delle stagioni future e, se si eccettua la finale di Coppa Intercontinentale che gli svedesi giocarono in sostituzione del Nottingham rinunciatario, contro l’Olimpia Asuncion, perdendo in casa per 1-0 a novembre 1979 e poi ad Asuncion per 2-1 nel marzo 1980, mai più si riesce a trovare qualche affermazione europea degna di nota per la squadra in maglia azzurra, nella trepida attesa di conoscere l’esito della gara contro il Lugano, prevista giovedì 24 ottobre alle ore 21 in terra scandinava.