UEFA Women’s Nations League, sotto la fitta nevicata lucernese la Svizzera si toglie il lusso di «incastrare» le n° 1 mondiali della Svezia!

scritto da Claudio Paronitti
Nazionale Svizzera Femminile A

La Nazionale Svizzera Femminile ha «girato pagina», battendo nientemeno che la Svezia, numero uno del ranking e medaglia di bronzo agli ultimi Campionati del Mondo in Australia e Nuova Zelanda

Alla Swissporarena di Lucerna, sotto la fitta nevicata ma davanti a una buona cornice di pubblico (3’938 gli spettatori annunciati), la Svizzera ha affrontato la Svezia nel quadro della quinta giornata del Gruppo 4 della Lega A di UEFA Women’s Nations League

Al triplice fischio finale, il risultato della contesa è stato di 1:0 (1:0) per via del punto decisivo messo a segno da Ana-Maria Crnogorčević (6′). Nonostante questo primo successo nella manifestazione, la contemporanea e sorprendente vittoria dell’Italia nella galiziana Pontevedra contro la Spagna (3:2) relega ufficialmente le giocatrici svizzere in Lega B, rendendo dunque inutile il match di martedì 5 dicembre 2023 alle ore 19:00 allo Stadio Ennio Tardini di Parma proprio contro le Azzurre.

LA PARTITA

Costrette a vincere per mantenere vive le speranze di mantenere il posto nell’élite femminile, le rossocrociate partono con il giusto piglio, tanto da crearsi la prima ghiotta occasione all’interno del primo giro d’orologio. Ana-Maria Crnogorčević sprinta sulla fascia e serve al centro l’accorrente Géraldine Reuteler, la quale manca di potenza in due occasioni, facendo svanire l’opportunità. Dopo una chance nordica bloccata senza problemi da Elvira Herzog, ecco registrarsi il vantaggio elvetico. Questa volta, le protagoniste precedenti s’invertono i ruoli, con Reuteler che crossa al centro per Crnogorčević, con la centravanti dell’Atlético Madrid incorna da distanza ravvicinata. Dopodiché, la selezione delle Tre Corone (numero uno del ranking mondiale) alza notevolmente il ritmo, ma le elvetiche difendono in maniera solidale e non lasciano granché alle più quotate avversarie.

La pressione gialloblù non cessa di esistere nemmeno al rientro dagli spogliatoi. Le ragazze guidate da qualche giorno da Reto Gertschen faticano assai a uscire dal proprio guscio, venendo dominate e subendo le costanti folate offensive avversarie, culminate in particolare con un palo al cinquantacinquesimo. Tuttavia, il muro eretto da Ramona Bachmann e compagne non ha alcuna intenzione di venir abbattuto. Mentre le condizioni climatiche diventano sempre più complicate da amministrare, il cronometro viaggia spedito verso la chiusura della gara. Gli ultimi brividi vengono «offerti» da Matilda Vinberg, che al novantaseiesimo vede il suo tiro-cross respinto dal palo, e da Filippa Angeldal, che al novantasettesimo calcia di potenza dai venti metri tra le braccia di una superlativa Herzog.

Dopo sette infiniti minuti di recupero, la Svizzera può finalmente tornare a gioire per una vittoria a distanza di più di quattro mesi (era il 21 luglio e il 2:0 con cui si superarono le Filippine aprì la campagna nel Mondiale oceanico). Su territorio nazionale, l’ultimo successo risaliva addirittura all’11 ottobre dello scorso anno (2:1 dopo i tempi supplementari nello spareggio iridato con il Galles).

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