Super League, Lugano vs Young Boys, Mattia Croci-Torti: «C’è frustrazione, ma non per l’atteggiamento dei miei ragazzi»

scritto da Claudio Paronitti

Concludendo il suo diciottesimo impegno in campionato con un severo kappaò contro lo Young Boys, il Lugano ha terminato il suo girone d’andata a un comunque positivo 4° posto a quota 30 punti, il miglior bottino dal ritorno in Credit Suisse Super League

Qualche istante dopo il triplice fischio finale dell’inadeguato friborghese Luca Cibelli (che ha appena ricevuto lo «status» di arbitro internazionale…), mister Mattia Croci-Torti è pronto per analizzare per l’ultima volta in questo anno solare la performance fornita dai suoi protetti. Ecco le sensazioni «a caldo» fornite da un amareggiato, e non potrebbe essere altrimenti, «Crus»:

«Non sono per niente convinto che lo Young Boys ci ha sovrastato nel primo tempo, dove non ho visto questa differenza. Io sono molto contento della priam frazione e orgoglioso di quanto fatto. Poi, aver subito cinque gol mi rende triste. Loro oggi sono stati efficienti e per questo bisogna fare loro i complimenti.

Sono molto onesto, c’è tanta frustrazione quando si prendono cinque reti. Bisogna tuttavia essere lucidi ad analizzare il tutto. Oggi, fino allo zero a quattro, fatico a trovare qualcuno che ha giocato con un atteggiamento sbagliato. Jordan Siebatcheu ha segnato quattro gol e dobbiamo complimentarci con loro per il cinismo che hanno saputo sfruttare al massimo.

Non ho nulla da recriminare ai ragazzi. Abbiamo cercato di metterli in difficoltà con le nostre qualità, ma non è bastato. Mi avrebbe dato fastidio se l’atteggiamento fosse stato diverso, con il gruppo che credeva di essersi accontentato dei trenta punti. Così non è stato e per questo non posso dire nulla a nessuno. Ci teniamo questa amarezza, però non vedo come fra un mese tutti siano carichi per fare bene al Wankdorf fra poco più di un mese.

La partita poteva prendere un’altra piega. Il rigore concesso ci ha spiazzato. Non attacchiamoci agli errori arbitrali, non è la giornata di farlo. Neanche la panchina bernese si era lamentata sul penalty. Ma non muoviamo critiche in questo senso. Quando perdi cinque a zero non è colpa di quello o quell’altro.

L’obiettivo del ritorno? Arrivare prima possibile ai 40 punti e fare il meglio in Coppa Svizzera. Ci giocheremo ogni partita “alla morte”, cercando di conseguire la salvezza e poi vedremo. Basilea e Young Boys, senza il torneo a eliminazione diretta, hanno qualcosa in più di noi.

Anche se abbiamo perso così malamente non ho visto nessuno dei miei ragazzi con un atteggiamento sbagliato. Ripeto, noi non siamo stati efficienti, i bernesi invece sì. Quando si vince vuol dire che ho preso le scelte giuste, quando se ne prende cinque è evidente che qualcosa non ha funzionato».

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