Super League, Christian Constantin non vede di buon occhio le decisioni del CF: «Ha passato la “patata bollente” ai Cantoni»

scritto da Claudio Paronitti

La decisione di ieri del Consiglio Federale di prolungare di un mese (fino al 30 settembre 2020) il tetto massimo di 1’000 spettatori per una grande manifestazione trova il sorriso di tutti i componenti interessati. O quasi

Interpellato a riguardo dal Blick, Christian Constantin, Presidente del Sion, crede che la scelta del Governo Federale sia stata un semplice «contentino» alle società sportive e agli organizzatori di grandi eventi: «Hanno passato la patata bollente ai Cantoni e si sono presi del tempo, giocando su un periodo limitato. Ora, entriamo in un mese in cui non abbiamo alcuna sicurezza riguardante la pianificazione. Fino al 2 settembre i club non possono fare nulla, se non rimanere in attesa. Le attività restano bloccate, avvicinandosi alla loro fine giorno dopo giorno».

Meno catastrofico è invece Wanja Greuel, CEO dello Young Boys, il quale afferma al medesimo quotidiano confederato che «rispetto a quello che avevamo prima, ora il bicchiere è mezzo pieno. Da ottimista, io la vedo così. La data di inizio della stagione [l’11 settembre, ndr] non deve essere discussa. Sarebbe irresponsabile rimanere fermi fino a inizio ottobre, in quanto abbiamo assolutamente bisogno della pausa invernale. Finora, abbiamo venduto 12’500 abbonamenti e, per le prime giornate, metteremo in palio i posti tra i nostri tifosi come prima. Poi, presumo che circa 15’000 persone potranno entrare al Wankdorf».

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