Steve Rouiller, l’affidabilità del centrale

scritto da Claudio Paronitti

Un infortunio costringe il difensore vallesano ad attendere qualche mese prima di iniziare a pieno regime la sua seconda esperienza in Super League

Nella stagione 2014-2015, infatti, disputa tra le fila del Sion, suo club formatore, sei partite di campionato. Alla fine, non ritenendolo adatto, la società di Christian Constantin lo cede al Chiasso, dove in una stagione e mezza si erge a protagonista, garantendo disponibilità e affidabilità. Non per nulla, sono ben 51 le presenze in maglia rossoblù, nelle quali mette a segno anche 2 reti.

Arrivato a Lugano per rimpinguare il contingente e “annerire” quella casella mancante di un difensore centrale, il 26enne si fa apprezzare dai compagni di squadra e dai tifosi per il suo carattere aperto, sempre pronto a dare una mano a chi è in difficoltà. Il suo inserimento nei meccanismi di mister Andrea Manzo non è dei più semplici, soprattutto a causa di un infortunio muscolare che lo tormenta da parecchio tempo.

Sfruttando la prima vera occasione che gli viene concessa, si mette in mostra, facendo valere tutte quelle qualità che al “Riva IV” rimpiangono. Da quel momento scavalca nella gerarchia un baluardo bianconero come Orlando Urbano, diventando il primo sostituto dei titolarissimi Fulvio Sulmoni e Vladimir Golemic.

In questo primo scorcio di stagione è sceso in campo per cinque volte in campionato e per due in Coppa (Gunzwil e Aarau). Non si è visto sventolare in faccia alcun cartellino, cosa che per un difensore è assai rara. A causa della squalifica che appiederà Golemic per la prima del ritorno a Basilea toccherà molto probabilmente a lui una maglia da titolare. Eguaglierebbe così le presenze in Super League con la casacca del Sion.

VOTO – 4

PUNTATE PRECEDENTI

“Andrea Manzo, il tecnico sempre in bilico”

“Mirko Salvi, la saracinesca fatta persona”

“Francesco Russo, la riserva di lusso”

“Simone Belometti, la gioventù che avanza”

“Goran Jozinovic, il terzino imprescindibile”

“Fulvio Sulmoni, il ritorno del figliol prodigo”

“Vladimir Golemic, la diga silenziosa”

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