Sì a nuove tecnologie per aiutare gli arbitri

scritto da Davide Perego



di Pierluigi Tami

Il prossimo mese di marzo, la Fifa si chinerà su alcuni possibili cambiamenti per il ruolo dell’arbitro sul campo. All’ordine del giorno ci sono quattro temi, due meno sostanziali, ma due che potrebbero cambiare il volto alle partite. Tra le “micro” modifiche, ad esempio, il giocatore ferito (da un fallo sanzionato con cartellino giallo) potrebbe essere soccorso dal medico senza più dover lasciare il terreno di gioco; il calcio d’inizio potrebbe essere libero, cioè calciabile in ogni direzione e le bandierine del calcio d’angolo essere decorate con il logo del club.
Ci sono però due temi in discussione decisamente più interessanti. Il primo è l’utilizzo dell’occhio di falco, ossia di un arbitro esterno con a disposizione otto telecamere per rivedere determinate azioni collegato in tempo reale con il direttore di gara. L’esperimento è stato svolto per quasi due stagioni in Olanda con risultati interessanti. I casi presi in considerazione dovrebbero essere il gol-non gol, il calcio di rigore, l’espulsione e lo scambio d’identità in caso di sanzione disciplinare. Ci sono certamente dettagli da definire, soprattutto per evitare eccessive perdite di tempo, ma la tecnologia è quanto mai necessaria ad uno sport che è molto cambiato rispetto al passato. LEGGI IL RESTO

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