Serbia, due stelle tra tanti gregari

scritto da Claudio Paronitti

La Serbia non ha mai brillato nelle fasi finali dei Campionati del Mondo a cui si è qualificata. Il miglior piazzamento è il 4° posto, risalente al 1930 e al 1962, entrambe le volte raggiunto come Jugoslavia

Da quando la grande nazione slava si è divisa, la Serbia ha faticato in maniera assoluta a trovare la quadratura di un cerchio che è più aperto che mai. Ora che le redini sono riposte nelle mani di Mladen Krstaijc, la federazione balcanica crede nella bontà del progetto. A conferma di un inizio incoraggiante è il primo posto acquisito nel girone di qualificazione a scapito, in particolare, di Irlanda, Austria e Galles.

All’interno di una rosa di gregari – che sarà costretta a fare a meno dell’infortunato Matija Nastasic (Schalke 04) – spiccano i nomi e le qualità di due stelle assolute: Nemanja Matic e Sergej Milinkovic-Savic, centrocampisti di Manchester United e Lazio. Il primo è giunto nella stagione appena conclusa dal Chelsea e, nonostante qualche difficoltà di ambientamento all’Old Trafford, con il passare dei mesi è diventato un elemento fondamentale del gioco di José Mourinho. Il secondo, invece, è stato il trascinatore della sorprendente Lazio di Simone Inzaghi. Il Presidente biancoceleste Claudio Lotito lo ha valutato non meno di 100 milioni di €, una cifra certamente alta, ma che sta a significare che il 23enne è valoroso.

Valore che lui, Matic e gli altri dovranno, per la prima volta, dimostrare quando debutteranno con la Costa Rica il 17 giugno. La conferma dovrà avvenire il 22 con il Brasile e il 27 con la Svizzera.

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