Mondiali Qatar 2022, round-up di venerdì 2 dicembre: gioia immensa in Corea del Sud, «dramma» sportivo in Uruguay

scritto da Claudio Paronitti

La fase a gironi dei Campionati del Mondo in Qatar è stata portata a conclusione con la messa in onda delle ultime sfide valide per i Gruppi G e H

Le sfide del pomeriggio sono state ricche di emozioni sin dalle battute d’avvio. Dopo più di due ore di attesa (visti gli interminabili minuti di recupero concessi in entrambe le frazioni), a gioire è la Corea del Sud, che ribalta incredibilmente un Portogallo già qualificato agli ottavi di finale e che verrà accompagnato alla fase successiva proprio dalle Tigri Asiatiche. Un boccone amarissimo lo ingoia l’Uruguay, fuori dal torneo nonostante il chiaro successo sul Ghana. Gli intensi duelli della serata regalano gli ottavi alla Svizzera, coriacea nel superare la Serbia al termine di un confronto teso per varie ragioni.

Ecco, di seguito, il giornaliero round-up di quanto osservato all’interno dei vari rettangoli di gioco nella giornata di venerdì 2 dicembre 2022.

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Corea del Sud vs Portogallo 2-1 (1-1) – [5′ Ricardo Horta 0-1, 27′ Young-Gwon Kim 1-1, 90′ +1′ Hee-Chan Hwang 2-1]

All’Education City Stadium di Doha, davanti a 44’097 spettatori, i lusitani – già certi della qualificazione alla fase a eliminazione diretta – partono con il piede pigiato sull’acceleratore nonostante diverse modifiche nello scacchiere iniziale. Dopo cinque minuti, Diogo Dalot assiste alla perfezione Ricardo Horta, il quale non incontra alcuna difficoltà nell’insaccare il vantaggio a porta sguarnita. Dopodiché, le Tigri Asiatiche vedono annullarsi una rete a Jin-Su Kim per fuorigioco. Si giunge così al ventisettesimo e a un calcio d’angolo per gli uomini diretti da Paulo Bento (in tribuna perché squalificato e sostituito in panchina dal suo vice Sergio Costa), dal quale nasce il pareggio con Young-Gwon Kim che raccoglie una ribattuta e supera Diogo Costa con un tocco rasoterra. Sino al duplice fischio dell’argentino Facundo Tello i portoghesi si creano almeno tre chance per tornare avanti nel punteggio, ma Dalot e Vitinha trovano l’ottima opposizione di Seung-Gyu Kim e Cristiano Ronaldo fallisce l’iscrizione sul tabellino dei marcatori con un tentativo a lato. Sapendo che una rete cambierebbe il corso del girone, i sudcoreani – pur venendo dominati dal punto di vista del possesso palla – propongono una ripresa all’attacco. Le reali opportunità per ribaltare il duello rasentano tuttavia lo zero. Questo fino alle prime battute dei sei minuti di recupero, quando da un calcio d’angolo offensivo per i portoghesi (!), Heung-Min Son parte come un ghepardo e una volta arrivato sulla tre quarti assiste alla perfezione e con il contagiri il compagno Hee-Chan Hwang, il quale calcia al volo battendo un incolpevole Diogo Costa e regalando in maniera incredibile la fase successiva alla sua selezione.

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Ghana vs Uruguay 0-2 (0-2) – [26′ Giorgian De Arrascaeta 0-1, 32′ Giorgian De Arrascaeta 0-2]

Sul terreno dell’Al Janoub Stadim di Al Wakrah, le 43’443 anime presenti sugli spalti devono attendere il quarto d’ora per alzare i decibel della propria voce. Questo a causa del calcio di rigore assegnato alle Black Stars dal direttore di gara tedesco Daniel Siebert, il quale dapprima viene tratto in inganno dal suo assistente, che rileva un fuorigioco rivelatosi inesistente di André Ayew sulla conclusione di Iñaki Williams. Poi, richiamato dal VAR, concede il penalty per un intervento a suo dire falloso di Sergio Rochet su Mohammed Kudus. Dal dischetto si presenta André Ayew, che parte lentamente facendosi ipnotizzare dall’estremo difensore del Club Nacional di Montevideo. Gol sbagliato, gol subito. La legge non scritta del calcio fa la gioia della Celeste tra il ventiseiesimo e il trentaduesimo, che apre e praticamente chiude la contesa e il discorso-vittoria con la doppietta di Giorgian De Arrascaeta, a segno con un colpo di testa in tuffo da zero metri dopo miracolo di Lawrence Ati Zigi sul destro a giro di Luis Suárez e con uno splendido tiro al volo su assist del #9. Nel corso della seconda parte, vi è un reclamo da parte dei sudamericani per un intervento sul pallone di Daniel Amartey su Darwin Núñez quando il cronometro marca il cinquantasettesimo minuto. Né in diretta, né dopo revisione al VAR il fischietto europeo indica il punto degli undici metri. Tra il sessantacinquesimo e il settantesimo, la squadra di Diego Alonso si avvicina al tris con una conclusione a lato di Facundo Pellistri e un’altra di Federico Valverde respinta con difficoltà da Ati Zigi, che vede il pallone rimbalzargli davanti a pochi passi. Un passaggio fortunato e non pianificato di Thomas Partey portano Antoine Semenyo alla chance pe riaprire il match. Il mancino diagonale del #25 si spegne però a lato di un paio di metri. Il pericoloso tentativo dal limite di Kudus a otto giri d’orologio dal novantesimo costringe poi Rochet a distendersi sulla sua destra e deviare provvidenzialmente in calcio d’angolo. All’interno del terzo degli otto minuti di recupero concessi, Edinson Cavani viene colpito sul piede d’appoggio e richiede quello che sarebbe un ovvio calcio di rigore. L’arbitro lascia correre, mantenendo la linea intrapresa dal primo istante. L’ultima chance capita a Maximiliano Gómez, a cui Ati Zigi nega la rete della qualificazione al novantacinquesimo.

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Camerun vs Brasile 1-0 (0-0) – [90′ +2′ Vincent Aboubakar 1-0]

Il match del Lusail Stadium di Al Daayen, assolto con la presenza di 85’986 persone, è da ricordare negli annali, dato che i Leoni Indomabili sono la prima selezione africana a sconfiggere i pentacampeões a una fase finale della Coppa del Mondo. Tuttavia, la rete nei recuperi di Vincent Aboubakar, per l’occasione titolarizzato dal ct Rigobert Song dopo due partite da subentrato, non basta per ottenere il pass per gli ottavi di finale. Il successo sui verdeoro di Tite, che come promesso rivoluziona l’undici di partenza inserendo nove nuovi elementi, non è del tutto meritato, specialmente per il fatto che a mostrare le azioni migliori è la Seleção, che con Gabriel Martinelli (a due riprese) sbatte contro Devis Epassy, portiere titolare dell’Abha, formazione che milita in Saudi Professional League. Malgrado il poco possesso palla, la nazionale del Continente Nero va a un passo dall’aprire lo score sul finire della prima frazione con un colpo di testa di Bryan Mbeumo respinto da Ederson. Nella ripresa, si registrano solamente delle mezze occasioni, sino all’incornata del capitano Aboubakar – poi sanzionato con il secondo cartellino giallo per aver esultato togliendosi la maglia dopo il gol – sul cross di Jerome Mbekeli.

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Serbia vs Svizzera 2-3 (2-2) – [20′ Xherdan Shaqiri 0-1, 26′ Aleksandar Mitrović 1-1, 35′ Dušan Vlahović 2-1, 44′ Breel Embolo 2-2, 48′ Remo Freuler 2-3] – CLICCA QUI per il report della partita dello Stadium 974 di Doha tra balcanici e rossocrociati.

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La classifica finale del Gruppo G – 1. Brasile, 6 punti (3-1) /// 2. Svizzera, 6 punti (4-3) /// 3. Camerun, 4 punti (4-4) /// 4. Serbia, 1 punto (5-8)

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La classifica finale del Gruppo H – 1. Portogallo, 6 punti (6-4) /// 2. Corea del Sud, 4 punti (4-4) /// 3. Uruguay, 4 punti (2-2) /// 4. Ghana, 3 punti (5-7)

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Gli accoppiamenti degli ottavi di finale – Brasile (G1) vs Corea del Sud (H2) /// Portogallo (H1) vs Svizzera (G2)

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