RSL: Le cinque cose che ci ha detto la 29esima giornata – il Grasshopper è nuovamente il Grasshopper …

scritto da Pier Luigi Giganti

Ecco i cinque spunti di riflessione che ci ha regalato l’ultimo turno di Super League:

  • Il Grasshopper è tornato a fare il Grasshopper. Trascinato da Caio e Dabbur, le Cavallette ritrovano pian piano posizioni di classifica più consone al loro blasone. Giù il cappello di fronte a Bernegger che ha confermato, nel confronto con i suoi ex datori di lavoro, di aver ridato ai biancoblu zurighesi fiducia, gioco e punti;

  • L’annuncio di Wicky, come nuovo allenatore per la prossima stagione, ha probabilmente distratto il Basilea. I rossoblù scendono in campo contro il Vaduz svagati, con la testa altrove e recuperano un punto, con un po’ di fortuna, proprio alla fine della partita. È però inaccettabile che i futuri campioni svizzeri si permettano di non mantenere la stessa concentrazione contro tutti gli avversari: ne va della regolarità del campionato;

  • Ancora una volta a Berna è tutto da rifare. La seconda sconfitta consecutiva casalinga apre l’ennesima crisi in casa YB. Non riuscire a impensierire il Basilea è una cosa, ma cedere anche di fronte ad avversarie di centro classifica come Grasshopper e Lugano è ben più grave. E la scusante delle punte assenti (Hoarau e Assalé) tiene solo fino a un certo punto;

  • Nell’Oberland si ricomincia a respirare. La partenza di Saibene ha destabilizzato l’ambiente, ma i tre punti conquistati al Kybunpark dimostrano che la materia prima a disposizione di Schneider e Lustrinelli è eccellente. Con sette punti di vantaggio sul Vaduz e sette partite ancora da giocare, non si vede come il Thun possa rischiare di ritrovarsi in Challenge;

  • Le tante chance che costellano il derby romando al Tourbillon arrivano perché le difese di Losanna e Sion lasciano tanto, troppo a desiderare. I tre punti che Torres regala ai vodesi sono però fondamentali. Con il Vaduz cacciato a sette punti, i biancoblu preparano al meglio il match-ball: sabato prossimo alla Pontaise avranno l’occasionissima di sconfiggere l’undici del Liechtenstein e condannarlo, almeno virtualmente, alla Challenge League;

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