MISTER X – Capitolo 46, Matteo Zanotti “Ero un rompi palle. Mister Balmelli è un grande DJ. Che forti Rabaglio e Susin”

scritto da Roberto Colombo
Matteo Zanotti, allenatore del Cademario (Seconda lega)

L’allenatore del Cademario: «Ricordi più belli? La coppa Svizzera con il Lugano, la serie B con il Bellinzona e la promozione in Terza con il Cademario. Per scaramanzia ascoltavo Sabrina Salerno. Vorrei tornare ad allenare mio fratello Andrea, Jacopo Donati e Matteo De Lorenzi».

CADEMARIO – Con la nostra serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 46: Matteo Zanotti allenatore del Cademario (Seconda lega).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Ho giocato in tutti i ruoli, anche in porta (in amichevole), ma preferivo giocare in attacco o dietro le punte, mentre odiavo fare il mediano o la fascia. Ero abbastanza un rompi palle, sia con gli avversari che con gli arbitri, ma anche piuttosto bravo tecnicamente e avevo un buon tiro e visione di gioco. Viceversa, la corsa non è mai stato il mio forte. Ricordi più belli? Con il Lugano ho vinto una coppa Svizzera battendo 6-0 in finale il Basilea, mentre al Bellinzona ho avuto la fortuna di giocare in prima squadra debuttando ad Ascona nell’anno del ritorno in serie B. E poi anche stupenda la promozione dalla Quarta alla Terza lega con il Cademario».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «L’anno della promozione con il Cademario mettevo sempre le stesse Adidas Hamburg; prima di arrivare al campo ascoltavo Boys boys boys di Sabrina Salerno; ed infine firmavo sempre la cartolina dopo il capitano. Con il passare degli anni ho smesso con la scaramanzia, però potrei sempre ripensarci, e allora proverò a chiedere al mio grande amico Omar Balmelli quale play list ascolta prima delle partite: oltre a essere un grande allenatore, Omar è piuttosto famoso anche come DJ, quindi immagino che mi passerà della musica bellissima».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «A me non è mai piaciuto giocare a Rivera. Non lo so, sarà per la pista d’atletica, ma ho sempre sofferto quel campo. Lo stesso vale per il Savosa ai tempi».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Mi piacerebbe allenare ancora mio fratello Andrea, Jacopo Donati e Matteo De Lorenzi. Brutti infortuni li hanno tenuti per troppo tempo lontani dal campo di calcio. Poi vorrei poter tornare a giocare con Mattia Rabaglio e Gianluca Susin: giocatori di categoria superiore e veramente fortissimi».

Forse non sarà CADEMARIO a vita, ma… «…nessun ma: sarà Cademario a vita. Il giorno che non allenerò più, entrerò a far parte del comitato».

To be continued…

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