MISTER X – Capitolo 10, Spartaco Mele “Speciali le due promozioni con il Preonzo. Aquila ambiente fantastico”

scritto da Roberto Colombo
Spartaco Mele, allenatore dell’Aquila (Quinta lega)

L’allenatore dell’Aquila: «Sarò sempre grato all’Aquila per l’opportunità che mi ha dato. Oltre al presidente Buzzi e al vicepresidente Devittori, un grazie speciale a Mauro Donati (responsabile tecnico) e Graziano Gianora (capitano)».

AQUILA – Con la nostra nuova serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 10: Spartaco Mele allenatore dell’Aquila (Quinta lega, gruppo 3).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Sono un attaccante, come si suol dire, da area di rigore. Degli anni in cui giocavo ho tanti bei ricordi anche perché sono stato allenato da persone che erano nel calcio professionistico e mi hanno arricchito con la loro esperienza, come per esempio Tarcisio Ostini (Bellinzona) oppure Daniele Bullo e Mirco Bullo (Lugano). Tra i momenti più belli ricordo la stagione 2003/04, quando in Quinta lega con il Preonzo vincemmo il campionato e fummo promossi in maglia bianca (senza nessuna sconfitta). E poi sempre con il Preonzo, quattro anni dopo (stagione 2008/09), fu molto bella anche la promozione dalla Quarta alla Terza lega. Da allenatore invece è stato molto gratificante l’anno in cui con gli Allievi C2 del Team Riviera vincemmo il campionato e fummo promessi nei C1, anche in questo caso senza nessuna sconfitta».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Diciamo che, da buon tifoso romanista, non abbandono mai il mio cappellino della Roma. Non ne posso fare a meno, ce l’ho sempre su».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Questa con l’Aquila è la mia prima esperienza da allenatore di una squadra attivi, quindi vere e proprie squadre bestie nere non ne ho. È passato troppo poco tempo da quando sono in panchina per poter scegliere una. Posso però dire che solitamente soffriamo le squadre molto aggressive sui campi piccoli: in questi casi particolari facciamo fatica a imporre il nostro gioco».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Come ho detto prima questo è appena il mio secondo anno da allenatore negli attivi. In passato ho fatto sempre e solo settore giovanile. Non c’è in particolare un singolo giocatore che vorrei riavere nella mia squadra, tuttavia, se avessi potuto scegliere, mi sarebbe piaciuto portare in Quinta lega tutti i miei ragazzi che ho allenato nell’ultimo anno di Allievi A: eravamo un gruppo fantastico, molto unito e davvero forte».

Forse non sarà AQUILA a vita, ma… «…credo che a questa società sarò sempre grato, perché mi ha dato l’opportunità di allenare negli attivi dopo tanti anni e una lunga gavetta nei settori giovanili. Qui all’Aquila ho trovato subito una grande sintonia con tutto l’ambiente, dal presidente Giuseppe Buzzi e il vicepresidente Claudio Devittori fino a tutto il comitato e al nostro responsabile tecnico Mauro Donati, che mi ha voluto fortemente. Ho avuto la fortuna di trovare una squadra molto unita, grazie allo splendido lavoro svolto in precedenza dal nostro capitano Graziano Gianora (che allenava la squadra prima che arrivassi io). Fantastici sono anche i nostri tifosi, sempre presenti al campo Valegia, sempre pronti a sostenerci durante tutti gli incontri e a vivere con noi i dopo partita in buvette, come una grande famiglia. E non da ultimo, ho la fortuna di allenare in un campo che è davvero spettacolare. Forza Aquila!».

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