Il sudato e sofferto successo bianconero ha mostrato un Lugano capace di lottare come quasi mai aveva fatto negli ultimi tempi
David Da Costa – 4,5 – viene salvato un paio di volte dal palo. È presente e attento, anche se verso la fine fa passare qualche istante con il cuore in gola con un’uscita in cui la palla gli scivola dalle mani;
Dragan Mihajlović – 4 – controlla il suo dirimpettaio Spielmann, non andando mai in affanno. Attacca di più all’inizio, mentre nella ripresa si limita a difendere;
Mijat Marić – 4,5 – è senza ombra di dubbio il leader del reparto arretrato. Con la sua esperienza sbroglia la matassa in più di un’occasione;
Fulvio Sulmoni – 3,5 – un paio di svarioni clamorosi rischiano di costare carissimo. Fortunatamente, su uno di questo, il montante salva i bianconeri;
Edoardo Masciangelo – 4 – inizia rimanendo a controllo di un sempre pericoloso Tosetti. Con il passare dei minuti alza il baricentro;
Petar Brlek – 5 – il croato è l’uomo in più del centrocampo. Si mette in mostra con giocate di alta scuola, confermando di essere un valore aggiunto;
Jonathan Sabbatini – 4 – la presenza in campo del capitano, tornato dalla squalifica, si sente, eccome. Dà serenità ai compagni fino a quando non viene sostituito;
(81′ Mario Piccinocchi – s.v. – come contro il San Gallo entra a gara in corso e lo fa in maniera più che egregia. Piano piano tornerà al 100% della condizione);
Bálint Vécsei – 4,5 – tanta sostanza e tanta volontà. L’ungherese replica all’ottimo prestazione della scorsa settimana, rivelandosi un elemento importante;
Mattia Bottani – 5 – nella prima frazione è uno spettacolo per gli occhi. Il ruolo di trequartista gli si addice alla perfezione. E a giovane, finché il fiato glielo permette, è proprio lui;
(68′ Miroslav Čovilo – 4 – entra bene in partita, aiutando con la sua fisicità i compagni, apparsi un po’ in difficoltà);
Alexander Gerndt – 5 – la consueta e infinita generosità stavolta viene anche premiata dal gol-partita di destro (!). Nell’ultima parte sale e scende dalla fascia, cercando di fare da collante tra i reparti;
Carlinhos Junior – 5 – sessantadue secondi e buca la porta avversaria per quello che è il suo terzo gol nelle ultime due partite. Il brasiliano è ufficialmente un giocatore ritrovato;
(51′ Domen Črnigoj – 4,5 – subisce un bruttissimo fallo – che, in altre occasioni, sarebbe stato da rosso invece che da semplice giallo -, ma rientra e lotta come un leone. Come al solito);
Fabio Celestini – 5 – l’unico cambia che effettua nella formazione titolare riguarda capitan Sabbatini, che rileva Abedini. Il resto è confermato. I fatti gli danno ragione, anche quando, ormai senza vere punte, l’unico obiettivo era arrivare al 90′, difendendo con le unghie e con i denti i tre punti. Missione compiuta. Il suo Lugano sa anche soffrire.