Lugano, rispettate le consegne di mister Abascal per un degno finale

scritto da Claudio Paronitti

Il punto conquistato ieri sera contro lo Zurigo (potevano essere tre) ha messo in luce un Lugano volitivo, che ha disputato l’incontro proprio come lo aveva espresso mister Guillermo Abascal

Dignità verso sé stessi e verso la società: è stato questo il concetto di base formulato dal tecnico sivigliano in fase di presentazione della sfida. I ragazzi hanno recepito alla lettera il volere del tecnico e hanno messo in campo tanta grinta e voglia di vincere.

In effetti, i bianconeri avrebbero meritato i tre punti, considerando il fatto del dominio quasi assoluto contro una formazione che sta preparando la finale di Coppa Svizzera di domenica prossima contro lo Young Boys. L’undici tigurino, al contrario di quello luganese, era al gran completo e la prestazione fornita dagli uomini di Ludovic Magnin non può far dormire sonni tranquilli all’ex giocatore luganese. Certo, l’atto conclusivo della Coppa Nazionale sarà diversa, ma la settimana che porta alla partita non potrà essere presa alla leggera da Alain Nef e compagni.

Al fischio finale di Stephen Klossner – sulla cui direzione (in particolar modo sull’atteggiamento nei confronti dei padroni di casa) ci sarebbe molto da dire – il pubblico di casa ha giustamente applaudito i propri beniamini, i quali, per dedizione e attaccamento alla maglia, si sono meritati in maniera assoluta il tributo dei fans accorsi all’ultima stagionale.

Ora, i sottocenerini avranno un mese di pausa per riprendersi fisicamente e mentalmente dalle fatiche di questa lunghissima stagione. Sì riprenderà la terza settimana di giugno (in pieno periodo mondiale) con la preparazione al nuovo campionato, che ha salutato una romanda (il Losanna), ma che ne ha accolta un’altra (il Neuchâtel Xamax). Geograficamente non cambierà nulla, ma sul campo qualcosa sì. Come tutti i primi anni si dovrà diffidare della neopromossa, che avrà entusiasmo da vendere contro tutti i contraenti.

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