Euro 2020, Sterling spezza la noia e punisce una sbadata Germania, all’Ucraina dopo l’overtime il duello serale gialloblù

scritto da Claudio Paronitti

L’ultimo giorno dedicato agli ottavi di finale di UEFA Euro 2020 si è aperto con una gara tutt’altro che appassionante tra Inghilterra e Germania, che ha visto imporsi i britannici con il risultato di 2-0, e si è concluso con un duello tutto gialloblù, al termine del quale si è registrato il successo dell’Ucraina, vincitrice sulla Svezia con il punteggio di 2-1 dopo i tempi supplementari

Wembley, l’equilibrio di un duello molto chiuso e privo di molte occasioni da rete viene spezzato al 75′ dall’appoggio vincente di Raheem Sterling dopo un ottimo lavoro preparatorio di Luke Shaw. Il raddoppio all’86’ di Harry Kane ha poi definito lo score. In precedenza, da segnalare poche chance e parecchia noia. Nella prima parte si sono registrati una parata di Manuel Neuer sull’autore del futuro gol d’apertura e un’opportunità di Timo Werner su cui Jordan Pickford si è ben interposto. La ripresa, prima delle due esultanze locali, non ha mostrato chissà cosa. L’unico momento di una certa rilevanza è stato l’intervento del portiere inglese su un tentativo di Kai Havertz, che ha gettato al vento il punto del vantaggio tedesco.

Sul terreno di Hampden Park a Glasgow, il duello tra la squadra nordica e la compagine dell’Est è un po’ più vivo rispetto a quello del tardo pomeriggio, tanto che nella prima mezz’ora si annotano almeno quattro occasioni – anche se non tutte così chiare – per aprire le marcature. Una di esse viene sfruttata al meglio al 28′ da Oleksandr Zinchenko, che riceve un passaggio orizzontale che taglia tutta la difesa svedese e, coordinandosi alla perfezione, calcia di controbalzo mancino non lasciando scampo a Robin Olsen. Proprio come capita al 43′ con la conclusione dal limite di Emil Forsberg che, aiutato da una deviazione decisiva di un avversario, supera Georgi Buschchan rimettendo la contesa in parità. La prima chance della ripresa è il palo esterno colpito da Sergiy Sydorchuk al 55′. Sul capovolgimento di fronte, Emil Forsberg imita il collega ucraino spedendo anch’egli la sfera sulla base esterna del montante (56′). Tra il 66′ e il 69′ la selezione di Janne Andersson va a un passo dal ribaltare la situazione con un mancino a giro di Dejan Kulusevski, respinto in corner con la mano di richiamo dal portiere ucraino, e con una traversa di un onnipresente Emil Forsberg. Nei restanti minuti regolamentari, il confronto ricalca quello proposto a Londra, con le due formazioni che salgono su una scacchiera con l’obiettivo di arrivare a giocarsi la qualificazione all’extra-time. Al 98′ Marcus Danielson commette un intervento «killer» su Artem Besedin. L’arbitro italiano Daniele Orsato estrae dapprima il semplice cartellino giallo, ma poi, giustamente contattato dagli addetti al VAR, va a riguardare le immagini e cambia correttamente il colore in rosso. La decisione arriva al 121′ grazie a un colpo di testa di Artem Dovbyk, che regala i quarti di finale all’Ucraina.

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