Euro 2020, i rigori incoronano l’Italia per la seconda volta nella sua storia! Una spocchiosa Inghilterra zittita dagli 11m!

scritto da Claudio Paronitti

L’atto conclusivo dell’itinerante edizione di UEFA Euro 2020 ha incoronato l’Italia, capace di imporsi sull’Inghilterra con il risultato di 2-1 dopo i calci di rigore. In vantaggio grazie a Luke Shaw dopo soli 2′, la squadra di casa crede di aver fatto il più, smette di giocare, non si crea altre chance, dimostra tutta la sua spocchia e viene messa sotto con il passare del tempo dagli Azzurri, che trovano con merito il pareggio al 67′ con Leonardo Bonucci. Il punteggio non cambia sino al 120′ e a risultare decisivi per l’assegnazione del trofeo sono i tiri dagli undici metri. I più freddi sono gli italiani, che portano a casa il titolo

Un avvio epico e imprevedibile per come è stata proposta l’azione premia la nazionale di casa, che fa saltare di gioia l’intero impianto di Wembley e i propri sostenitori rimasti a casa o rintanati in qualche pub. Già, perché dopo nemmeno due minuti Luke Shaw, che avvia l’azione nella propria metà campo, si avventa come un rapace sul cross in orizzontale di Kieran Trippier e supera di controbalzo e con l’aiuto della parte interna del palo un incolpevole GIanluigi Donnarumma. Nell’occasione, Giovanni Di Lorenzo si perde clamorosamente la marcatura del terzino del Manchester United, il quale si ritrova la sfera sul suo piede preferito, il sinistro, per regalare l’inizio perfetto alla selezione dei Tre Leoni. In seguito, gli Azzurri entrano in materia con più possesso palla e qualche tentativo che tuttavia non crea problemi a Jordan Pickford (escluso il sinistro dal limite di Federico Chiesa al 35′ che si spegne a un niente dal montante) e a una solida Inghilterra che, cifre alla mano, quando si porta in vantaggio, difficilmente si lascia scappare una vittoria.

A conferma dell’ottimo europeo disputato, Federico Chiesa, il più attivo e senza ombra di dubbio il migliore italiano in campo, fa venire i brividi ai padroni di casa al 62′ con un destro velenoso che Jordan Pickford respinge tuffandosi sulla sua sinistra. La pressione azzurra è costante ma, a causa di un avversario che lascia pochi spazi di manovra, le occasioni non arrivano in tale maniera. Al 67′, ecco su azione da calcio d’angolo il meritato pareggio. Il corner dalla destra arriva all’interno dell’area piccola, John Stones si aggrappa a Giorgio Chiellini rischiando un penalty contro, Marco Verratti si avventa allora sulla sfera mettendo in mostra le qualità del portiere dell’Everton che respinge sul palo. Sulla ribattuta giunge come un falco Leonardo Bonucci che infila in fondo al sacco il pallone dell’uno a uno. Nei restanti giri d’orologio dei tempi regolamentari il match si trasforma in un estenuante duello a scacchi e così, come logica conseguenza, ci si dovrà appellare agli extra-time per l’ottava volta in questa itinerante edizione degli Europei.

Gli oramai trenta inutili minuti supplementari non regalano emozioni, eccezion fatta per un intervento al limite di Jorginho su Jack Grealish al 114′, con il centrocampista del Chelsea che se la cava con un semplice cartellino giallo. L’altro mantra del torneo, i calci di rigore, si stagliano all’orizzonte e divetano realtà dopo i tre minuti di recupero concessi dall’arbitro olandese Björn Kuipers.

La conclusione avviene dunque dopo l’appendice dei tiri dal dischetto, la cui sequenza cronologica è la seguente: Domenico Berardi (1-0), Harry Kane (1-1), Andrea Belotti (parato), Harry Maguire (1-2), Leonardo Bonucci (2-2), Marcus Rashford (palo), Federico Bernardeschi (3-2), Jadon Sancho (parato), Jorginho (parato/palo), Bukayo Saka (parato).

Per la selezione guidata da Roberto Mancini si tratta del secondo trionfo a livello continentale.

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