Chiasso : ma come ci hai stupiti ?

scritto da Davide Perego

Qualcuno ha scritto che gli eroi sono tutti simili: buoni a nulla da vivi, santi da morti. A qualcun’altro il sogno americano è sembrato una cosa inutile e stupida. A noi, chissà ancora per quanto eterni innamorati di questo sport, viene rinfacciato che perdiamo tempo a scrivere di semplici prostitute del denaro che hanno la fortuna di avere imparato a tirare due calci ad un pallone. Qualcuna di queste (puttane) non sa farlo nemmeno tanto bene, ma al giorno d’oggi basta riuscire ad entrare nella festa giusta.

Io credo invece che nel mondo in cui viviamo il calcio sia importante fintanto che la gente desidera ancora una qualche forma di divertimento. A noi piace divertirci scrivendo di eventi che viviamo. A qualcuno (in tanti a dire il vero) piace leggere quello che scriviamo. Allo stadio di Chiasso – per fare un esempio – ci vanno in pochi. Delle vicende del FC Chiasso se ne occupano però più di quanti sanno di cosa si parla. Magari, e spesso, lo facciamo anche noi. Sabato sera però, il Chiasso di Beppe Scienza ha stupito tutti. Ad averlo saputo per tempo il pronostico sarebbe stato fin troppo semplice.

Il 4-1 con il quale il Chiasso ha spazzato via il Winterthur è un risultato di una sincerità fuori portata per la critica. I leoni volevano fare il colpaccio ed invece si ritrovano in mano una patata bollente. Il Chiasso ha ridicolizzato un avversario che al “Riva IV” ha conosciuto una delle pagine più brutte della sua recente storia. Il serbatoio di talenti pare essersi svuotato e l’incubo della retrocessione è ora più che mai una realtà.

Va però sottolineata la grande prestazione dei rossoblù che nulla hanno a che vedere come struttura tecnica con quella squadra grigia e cupa che abbiamo troppo volte disprezzato. Da dentista che deve aiutare i suoi pazienti a sopportare il dolore, Scienza – l’artefice dell’aver tenuto in vita questa squadra – si è trasformato in un mago capace di guarire in una sola notte tutti i mali di cui per mesi ci siamo dovuti lamentare.

La guerra è ancora lungi dall’essere vinta, ma la partita di sabato sera ha chiarito che il Chiasso non solo è vivo, ma sa giocare anche un gran bel calcio. Una volta ho letto che l’intelligenza ha dei limiti, mentre l’ignoranza e la stupidità non ne hanno. Beh: questo Chiasso mi ha insegnato che forse è proprio così. Perché mai avrei potuto pensare. Speriamo che possa durare…….

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