Chiasso: L'importanza di Andrea Guatelli

scritto da Riccardo Vassalli




di Riccardo Vassalli

A Chiasso si vola sulle ali dell’entusiasmo, essere capolista dopo cinque giornate, perlopiù in solitaria, non può fare altro che stampare il sorriso a tutti i tifosi che escono dal Riva IV. I rossoblu dal canto loro, ci stanno mettendo tutto quello che hanno, grazie anche al lavoro svolto da mister Schällibaum, che ha saputo consolidare un vero gruppo fuori e dentro al campo.

Ogni giocatore fa il proprio dovere con la massima dedizione, gli attaccanti segnano, i centrocampisti impostano il gioco, i terzini spingono e difendono e la coppia Madero-Rouiller sembra poter sovrastare qualunque attaccante. Ultimo ma non per ordine di importanza, c’è Andrea Guatelli, indubbiamente uno dei pilastri del club momò. Il portiere italiano ha sempre risposto presente quando è stato chiamato in causa, in tante circostanze anche con interventi alquanto decisivi, con parate salva-risultato. Sempre pronto anche a guidare la difesa, con molta diligenza e autorità. Chi lo conosce bene, lo descrive come una vera e propria radiolina accessa per 90′, che sprona la squadra a non mollare mai un centimetro. In questo splendido avvio di stagione, è giusto dare a cesare quel che è di cesare, e noi diamo ad Andrea quel che è di Andrea. È un Guatelli rigenerato, dopo la discreta passata stagione, il portiere si è mostrato anche più attaccato alla maglia e ai tifosi rispetto agli anni precedenti. Insomma, con un Guatelli così, è lecito sognare 

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