2LI, Gambarogno-Contone, mister Peschera: «Il calcio può aspettare, atteniamoci alle disposizioni del Consiglio di Stato!»

scritto da Claudio Paronitti

La dichiarata pandemia mondiale di Coronavirus sta toccando tutti noi. La vita, giocoforza, deve andare avanti. E così, ci si sta interrogando come superare questo periodo per uscirne più forti

Nel frattempo, nel nostro piccolo siamo riusciti a contattare mister Tazio Peschera. Come di consueto, il condottiero del Gambarogno-Contone ci ha fornito le sue indicazioni, rispondendo alle nostre sollecitazioni con la serietà che lo contraddistingue quotidianamente in tutti gli ambiti della vita. Ecco cosa ci ha raccontato.

Il campionato di Seconda Lega Interregionale è fermo per tutti per il prossimo mese e mezzo. Come giudichi questa decisione da parte dell’ASF?

«Fortunatamente l’ASF venerdì ha sospeso tutti i campionati perché in Svizzera Interna si sarebbe dovuto giocare e sarebbe stato a dir poco vergognoso! Alle loro latitudini si stanno comportando come noi una settimana fa, sottovalutavamo l’emergenza, che invece è diventata reale in pochissime ore ed è entrata nella nostra vita con un silenzio assordante».

Fino alla fine di aprile in Ticino gli allenamenti non sono consentiti se non individualmente. Avete pensato a qualche programmazione particolare per ovviare a questo periodo?

«Qui sarà da valutare per quanto tempo in verità non potremo svolgere allenamenti in gruppo, perché la sensazione è che i tempi si allungheranno ulteriormente. Noi abbiamo dato ai giocatori un programma da svolgere regolarmente in modo individuale per far in modo che qualora si debba riprendere non abbiano perso completamente il lavoro svolto fino ad ora, specie a livello aerobico».

Infine, te la senti “lanciare” un messaggio ai sostenitori del Gambarogno-Contone?

«Ai nostri tifosi rossoneri voglio dire solo una cosa, che è la più importante ora: RESTATE A CASA! State con le vostre famiglie, con i vostri affetti. Rispettate le decisioni che il Consiglio di Stato ci ha dato, perché solo in questo modo potremo rivedervi e riabbracciarvi tutti. Per ora il calcio può aspettare».

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