1L: Bellinzona senza difetti; il Balzers gioca a poker

scritto da Redazione

Fattore campo annullato da tre vittorie esterne ed un pareggio nella 12esima giornata. Sono state segnate 31 reti che hanno portato il totale a 277. In vetta, il Bellinzona ha mantenuto inalterato il vantaggio nei confronti di Gossau e Mendrisio grazie al facile successo ottenuto a Tuggen contro una squadra che avrà necessità di cambiare atteggiamento se vorrà tornare ad inserirsi nella lotta per il secondo posto. Di seguito, i motivi salienti dell’ultimo turno raccolti in sintesi.

BELLINZONA

Alla propria pelle, Danijel Borilovic avrebbe potuto pensarci da solo. La chiave tattica di Tuggen-Bellinzona è tutta nel suicidio e nella spregiudicatezza della compagine zurighese che si è fatta prendere a sberle come un turista in partenza dalla stazione di Firenze in una notte da “Amici Miei”. Chi ragionava sulle difficoltà della trasferta alla Linthstrasse non aveva pensato che al peggio non c’è mai fine e così Tarchini e compagni si sono regalati un pomeriggio di tutta tranquillità. Fin troppo generosa la capolista che avrebbe potuto fare ancora più male ad una squadra partita da grande favorita, ma rivelatasi sin qui soltanto la bruttissima copia di quella battagliera ed organizzata che la gestione Allenspach aveva lasciato in eredità prima a Berner e successivamente a Borilovic. I granata hanno sempre vinto quando hanno segnato per primi (8 su 8) e hanno concluso con più punti di tutte quante (27) anche i primi 45 minuti.

SVEN LEHMANN

Con le doppietta segnata all’Eschen, il non ancora 26enne trequartista del Gossau si è portato ad una sola lunghezza da Gaston Magnetti nella classifica dei marcatori. Della sfortunata carriera del ’91 di San Gallo ne abbiamo già scritto. E’ sicuramente Lehmann l’uomo in grado di condizionare il campionato di una squadra altrimenti normale: lo sa benissimo l’esperto Gambino e lo sa prima di tutto la squadra che in assenza del suo miglior realizzatore, o nelle sue rare giornate senza andare in rete, ha sempre fatto molta fatica. Prima della pausa il Gossau sarà atteso a due trasferte impegnative sui campi di Seuzach e Wil dove la U21 del San Gallo non sarà propensa a fare sconti in un derby sempre molto particolare.

PATRICK WINKLER 

Il Balzers ha cambiato decisamente marcia. Non era possibile ipotizzare che la rosa a disposizione di Winkler (che non è di certo un somaro) continuasse a deludere. E poi, non era reale continuare a pagare conti salati per imperfezioni arbitrali o per minimi errori. Il registro è stato chiuso per aprirne uno nuovo e complici anche un paio di bei rinforzini la squadra ha iniziato a girare. Il poker rifilato al Seuzach ripaga della condotta di gara sbagliata costata il derby con l’Eschen e lascia intendere che la coppia Domuzeti-Mujic può essere una delle più temibili del torneo, specie dopo che l’ex Chiasso si è messo in “linea”.

MENDRISIO

La squadra di Ardemagni ha imparato a soffrire e questa è già una notizia. Lo ha dovuto fare sempre, ad eccezione (forse) della partita interna con il Gossau, unica conclusa senza mettere in allerta una qualche ambulanza. Domenica il Comunale si è riempito come non era mai accaduto in questa stagione: segnale evidente che sostenitori e squadra sono consapevoli dell’importanza di questo momento. Ora manca solo una degna conclusione di prima fase con le trasferte a Zurigo ed Eschen a chiarire una volta per tutte se questo gruppo possa giocare anche lontano da casa con la stessa intensità. Non mancano di certo le qualità per farlo, ma la mentalità non può essere quella del secondo tempo giocato con il Kosova. Le somme saranno realmente sincere tra quindici giorni.

THALWIL

Alla Hoggenberg è arrivata un’altra delusione. La squadra di Ergun Dogru vale realmente 19 punti ? Se lo chiedono tutti. Specialmente coloro che non sono riusciti a batterla pur meritandolo. Attenzione però: squadra costruita per arrivare alle finali e sicuramente migliorabile nei propri limiti sul mercato invernale. Lo si è già percepito. Per ora, sperano solo di non perdere troppi punti rispetto alle prime tre. Due punti in un mese e mezzo non sono però un bel segnale.

 

1 commento

Anonimo 1 Novembre 2017 - 17:22

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