Terza Lega 2: Gabriele Censi, allenatore del Losone “Le amicizie sono il regalo più bello di questo sport”

scritto da Roberto Colombo
Mister Gabriele Censi che con il suo Losone ha chiuso il girone di andata del campionato di Terza lega (gruppo 2) al 1° posto

Mister Censi: «Locarno e Ravecchia restano le favorite, ma la mentalità vincente bisogna coltivarla sin da giovani, quindi ai miei ragazzi dico che il nostro obiettivo sarà vincere. Morbio nel mio cuore. Giocare mi manca meno di quello che pensassi, poi gli anni passano per tutti e i ragazzi di oggi vanno a mille. Arrivare in Premier League sarebbe un sogno» 

LOSONE – Intervista a Gabriele Censi, allenatore del Losone capolista del Gruppo 2 di Terza lega, con il quale abbiamo parlato un po’ di tutto e che ci ha risposto con onestà, mettendosi in gioco e con il sorriso. Senza nascondersi, facendo nomi e cognomi, ma sempre in modo molto educato. Buona lettura, se vi va.

CHALCIO – Losone è stata ed è una piazza importante del calcio regionale, quindi è normale che ci si aspetti sempre tanto da voi. Tuttavia quest’anno – dimmi se sbaglio – partivate leggermente dietro alle “big” del girone, ed invece eccovi lì, al comando della classifica. Siete la vera sorpresa del campionato? Scegli una partita in cui avete raccolto più di quello che meritavate e una invece in cui avete raccolto meno? Questo Losone vuole e può restare davanti fino alla fine?

Gabriele Censi: «È vero, Losone è da sempre una piazza importante per il calcio ticinese. Io stesso ho vissuto qui alcuni dei miei migliori anni da giocatore, quando la squadra era stabile nei piani alti in Seconda interregionale. Quando mi ha chiamato Damiano Cossi (direttore sportivo del Losone, ndr) non ho esitato un secondo ad accettare questa nuova sfida, arrivava al momento giusto e con la filosofia giusta. Il progetto che mi è stato proposto mi ha subito affascinato, perché partendo con un gruppo così giovane come lo è il nostro, sapevo che avrei potuto metterci molto del mio. Grazie all’intenso lavoro sul campo, coordinato con il mio vice Marcone, ho notato che i ragazzi rispondevano bene ed è stato sin da subito molto appagante. Tuttavia, sono sincero, non mi sarei mai aspettato di chiudere primo in classifica il girone d’andata, soprattutto contro corazzate come Locarno e Ravecchia, che hanno tantissimi giocatori di esperienza e che restano tuttora le super favorite per la vittoria finale».

E ancora: «La società non ci ha dato obiettivi di classifica, né a inizio stagione né tantomeno adesso. La valorizzazione dei giovani e la crescita del gruppo restano il nostro focus principale. Tuttavia, ai miei ragazzi, oggi, un obiettivo voglio darlo io: la mentalità vincente bisogna coltivarla sin da giovani, quindi, visto che siamo lì dove siamo, dobbiamo giocarcela fino in fondo. Infine, un’ultima piccola riflessione: aver chiuso l’andata da imbattuti è stato motivo di orgoglio; abbiamo raccolto 9 vittorie e 4 pareggi, di cui almeno 3 ci stanno stretti, soprattutto l’ultimo contro il Semine in cui credo che la squadra avrebbe meritato di portare a casa la posta piena».

CHALCIO – Mister Angelo Di Federico (Gordola) ti ha fatto i complimenti scegliendo te tra i giovani allenatori che lo hanno maggiormente sorpreso in positivo, “avvertendoti” però anche che da adesso sarebbe iniziato il difficile. Cosa gli rispondiamo? Quali le tue sensazioni dei tuoi primi 4 mesi in panchina?

Gabriele Censi: «Ringrazio Angelo per le belle parole. La stima dei colleghi, soprattutto quelli più esperti, fa sempre piacere. Ha inoltre sottolineato una cosa molto giusta: per noi il girone di ritorno sarà molto duro, perché non saremo più la sorpresa e quindi sarà ancor più difficile confermarsi. Questi primi 4 mesi sono volati, la pausa invernale mi sta un po’ stretta perché ho tanta voglia di tornare sul campo. Ne sto approfittando per studiare e prepararmi al meglio».

CHALCIO – Tra i vostri migliori marcatori troviamo Di Lonardo (7 gol), Nunes (7), Berriche (5), Rocca (4) e poi ci sei tu mister, con 3 reti: tutto sommato ti difendi ancora bene in mezzo a tanti giovani? Quanto Gabriele Censi si sente ancora un giocatore? Ed inoltre. Tu in carriera hai cambiato molte squadre: Biaschesi, Chiasso, Mendrisio, Morbio, Cadenazzo, Gordola, Sementina e lo stesso Losone. Escludendo l’ultima (il Losone) dove hai lasciato il cuore?

Gabriele Censi: «Confesso che all’inizio ero un po’ preoccupato e pensavo mi mancasse molto di più giocare, invece ho capito subito che il ruolo di allenatore mi piaceva moltissimo. Cercare di farlo bene implica delle rinunce (come giocare di meno), ma mi piace guidare la squadra da fuori, dove posso avere una visione del gioco molto più lucida. Poi ti dico la verità, quando faccio qualche partitella in allenamento mi rendo conto che gli anni passano, questi vanno a mille (risata). L’aver cambiato tante squadre credo sia stato una valore aggiunto per la mia carriera calcistica. Il calcio ti permette di conoscere tantissime persone interessanti, da nord a sud ho incontrato e coltivato amicizie che sono rimaste negli anni: è questo il regalo più bello di questo sport. Sono stato bene ovunque, ma se dovessi menzionare una squadra che mi è rimasta nel cuore dico Morbio. Ci sono arrivato un po’ per caso a seguito di un mio temporaneo cambiamento di vita e senza conoscere nessuno, e me ne sono andato con un campionato vinto e soprattutto con tanti amici meravigliosi che sento ancora oggi. Colgo l’occasione per fare un grosso in bocca al lupo al mio “collega” e amico Alessio Righi che da anni ormai merita di portare il Morbio in Seconda interregionale».

CHALCIO – Mister l’ultima domanda è (quasi) sempre uguale per tutti: sogno nel cassetto di Censi allenatore? Ed infine, dove vedi il tuo Losone a giugno?

Gabriele Censi: «Il Losone lo vedo in alto a prescindere dal risultato in classifica che otterremo, perché con questa nuova filosofia abbiamo messo le basi per essere una squadra competitiva per diversi anni. C’è un gruppo forte con giovani che faranno parlare di sé. Personalmente sono sempre stato una persona ambiziosa. Da allenatore il mio primo obiettivo resta riuscire a portare Losone il più in alto possibile, è una società che mi ha dato tanto, e io farò di tutto per ricambiare la fiducia. Come sogno del cassetto dico allenare nel calcio professionistico, magari in Premier League dove i tifosi sono pazzeschi».

LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 2)

Semine 31 pt (12), Losone 31 (13), Ravecchia 31 (13), Locarno 29 (11), Gordola 25 (12), Biaschesi 16 (13), Riarena 16 (13), Tenero Contra 15 (13), Minusio 14 (12), Verscio 14 (13), Pro Daro 12 (13), Blenio 8 (13), Monte Carasso 7 (13), Moesa 3 (13).

Leggi anche questi...