Terza Lega 1: Ceresio, mister Pedrini “Qui per la salvezza. Il passato? Ho la coscienza pulita, invece altri…”

scritto da Roberto Colombo
Mister Alfredo Pedrini, dopo aver iniziato la stagione al Villa Luganese (Quinta lega), a fine novembre è stato chiamato dal Ceresio (Terza lega) per il dopo Ahmeti/Tagliati

Il nuovo allenatore del Ceresio: «Del Lema avrò sempre un bel ricordo, sono uscito con la coscienza pulita, ringrazio i giocatori per l’impegno che mi hanno sempre dimostrato. Il presidente del Villa Luganese è una gran persona. È stata un’esperienza positiva e divertente, in un girone difficile, con squadre come Melide, Vedeggio, Porza, Arosio, Savosa che di Quinta lega non hanno nulla»

BARBENGO – Intervista a mister Alfredo Pedrini che, insieme a Giorgio Frapolli (preparatore dei portieri) e Nesret Veseli (vice allenatore), nella seconda parte della stagione guiderà il Ceresio (Terza lega, gruppo 1). Pedrini, dopo la separazione dal Lema (Quarta lega) dell’anno scorso, aveva iniziato l’attuale stagione ripartendo dal Villa Luganese (Quinta lega), poi a novembre la chiamata e il sì al Ceresio, che alla fine del girone di andata era rimasto senza allenatore per le dimissioni prima di Ahmeti e poi di Tagliati.

CHALCIO – Ciao mister, a bruciapelo, perché il sì al Ceresio? In una nostra precedente intervista mi avevi detto: “Mi sarebbe piaciuto allenare in Seconda lega, ma ahimè non sono capace a vendermi bene”. Quindi significa che il Ceresio, seppure in Terza lega e non in Seconda, è l’occasione che aspettavi, quella per dimostrare qualcosa?

Alfredo Pedrini: «Ho detto sì al Ceresio perché conosco il presidente ed in passato avevo già avuto dei contatti con la società. La categoria è interessante, la squadra è buona, dunque penso si possa lavorare in maniera ottimale. Chiaro che il desiderio sarebbe quello di allenare in Seconda, ma non ne faccio una malattia, non devo dimostrare a nessuno se sono all’altezza di allenare in certe categorie. Chi mi conosce lo sa…».

CHALCIO – Facciamo un passo indietro. Con il Lema mi sembrava che tu avessi un legame molto forte, poi all’improvviso, alla penultima giornata dello scorso campionato e con un brusco comunicato della società, la separazione. Ipotizzo che sia stato per la mancata promozione in Terza lega, però mi sembra che tu abbia pagato per tutti o mi sbaglio? Puoi dirci cos’è successo?

Alfredo Pedrini: «Con il Lema avevo un bel legame, quello che è successo non si spiega anche perché la vera motivazione non mi è stata data. Era da circa un mese che io e Giorgio Frapolli (con me al Lema come preparatore dei portieri, che mi seguirà anche al Ceresio) stavamo pensando alla nuova stagione. La società ci aveva chiesto cosa intendevamo fare, avevamo qualche dubbio, ma alla fine la nostra decisione era stata di restare. Poi è successo quello che è successo, di questo preferisco non parlare, comunque a livello personale posso dire che ne sono uscito a testa alta e con la coscienza pulita, qualcun’altro invece… Avrò comunque sempre un bel ricordo, abbiamo fatto un gran lavoro, peccato per non aver centrato la promozione, questo resta un mio personale cruccio. Ringrazio ancora i giocatori per l’impegno che mi hanno sempre dimostrato in quattro anni».

CHALCIO – …e con il Villa Luganese mister? Eri arrivato la scorsa estate rimettendoti in gioco e ripartendo dalla Quinta lega, chiaro segno che a te allenare deve piacere moltissimo. Al Villa avevate iniziato a costruire qualcosa e i risultati cominciavano a vedersi: che squadra hai lasciato a mister “Speedy” Krasniqi? Il Villa Luganese credi possa tornare protagonista nei prossimi anni? Che consiglio ti senti di dare (tu allenatore esperto) a Krasniqi che sta per iniziare un’avventura per lui tutta nuova…

Alfredo Pedrini: «È vero allenare mi piace ancora molto, l’esperienza al Villa Luganese è stata molto positiva e divertente. Ho conosciuto un presidente (gran persona) che mi ha lasciato lavorare con molta tranquillità e serenità. Ci siamo ritrovati in un girone bello tosto, in cui ci sono squadre davvero ben organizzate, vedi Melide, Vedeggio, Porza, Arosio, Savosa, che con la Quinta lega non hanno niente a che fare. I risultati arriveranno perché a Villa si può lavorare bene, c’è una bella struttura e adesso anche la squadra è buona, sicuramente in futuro si potrà fare la promozione. A Speedy non devo dare nessun consiglio, sa il fatto suo, però un suggerimento glielo lascio, quello di dimagrire un pochino (risata)».

CHALCIO – Chiudiamo tornando al Ceresio. Naturalmente hai accettato perché pensi che la squadra possa salvarsi. Che cosa hai in mente per riuscirci? Da una parte troverai tanti ragazzi giovani, perché mi sembra che la politica del Ceresio non sia quella di fare grossi “investimenti”, e dall’altra però anche un girone con tante avversarie forse più esperte di voi ma altrettanto agguerrite…sbilanciati, a giugno dove ti vedi?       

Alfredo Pedrini: «Ho accettato il Ceresio perché sono sicuro che ci salveremo. Non ho in mente nulla di particolare, solo che lavoreremo duro, ma con il divertimento. So perfettamente che la nostra è una squadra giovane, ma aggiungo, con ottime qualità, che dovranno sopperire all’inesperienza. Sicuramente arriverà qualche giocatore a darci una mano. Lotteremo in ogni partita e a giugno saremo salvi».


LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 1)

Melide 31 pt (13), Giubiasco 29 (13), Ligornetto 27 (13), Monteceneri 23 (13), Comano 23 (13), Vacallo 22 (13), Insubrica 19 (13), Riva 18 (13), Maroggia 17 (13), Boglia Cadro 15 (13), Cademario 14 (13), Breganzona 12 (13), Ceresio 9 (13), Rancate 0 (13).


 

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