È un Fabio Celestini chiaramente entusiasta quello che si presenta davanti ai microfoni al termine della ritrovata vittoria casalinga (che mancava dal lontano 28 ottobre scorso) sullo Zurigo
“Troppo spesso abbiamo riscontrato la prestazione, ma non il risultato. Finalmente, possiamo gioire per entrambi questi fattori – le prime parole del tecnico del Lugano -. Anche oggi (ieri, ndr) abbiamo sbagliato ancora qualche gol di troppo. I ragazzi hanno però continuato a giocare con lo stesso fantastico spirito con cui disputano ogni partita. Alla fine il calcio ti deve premiare. Ed è esattamente ciò che è accaduto”.
“Sono otto partite che non conosciamo cosa significa la sconfitta, è quasi un girone interno. A Lugano non è mai capitato. Questo rendimento è “da Basilea” o “da Young Boys”. Sono molto orgoglioso di allenare questi ragazzi. Non ho un undici ideale, perché posso contare su tanti calciatori importanti. Alcuni giocano di più, altri meno. Ho una rosa di venti elementi eccezionali, che hanno dimostrato di tenerci molto. Chi è dentro non vuole uscire, mentre chi è fuori dà la carica (come accaduto nel secondo tempo) e risulta decisivo”.
