RSL, Lugano-Neuchâtel Xamax, Celestini: “La nostra è stata una partita intelligente”

scritto da Claudio Paronitti

Al termine del pareggio casalingo a reti inviolate con il Neuchâtel Xamax, mister Fabio Celestini non si lascia trascinare dalle emozioni del momento e analizza con la consueta tranquillità la partita disputata dai suoi ragazzi

“La sensazione è che le due sfide contro Grasshopper e Xamax erano molto complicate e non si potevano assolutamente perdere – le prime parole del tecnico del Lugano -. Bisognava fare punti in ogni partita: il minimo erano due, benino 4 e fantastico 6. Abbiamo provato a vincerle tutte e due, ma non siamo riusciti a far gol. La stessa cosa è successa a Zurigo, abbiamo preso un punto. Non sempre si riesce a vincere e bisogna sapersi accontentare. Alla fine tutto si pareggia, in altre circostanze siamo riusciti a conquistare i tre punti. Non dimentichiamo che le squadre che abbiamo incontrato questa settimana non hanno fondamentalmente più niente da perdere, quindi sono molto pericolose, al di là dello stile di gioco: quello del GC ci favorisce un po’ di più rispetto a quello dello Xamax. A nessuno piace affrontare la squadra di Henchoz e stasera sono stati ancora più difensivi del solito visto che le punte Nuzzolo e Ademi ripiegavano costantemente su Sabbatini e Vécsei. C’erano ancora otto giocatori dietro di loro e per noi non era facile. Però ci siamo creati occasioni per vincere senza rischiare nulla e senza andare sconsideratamente all’arrembaggio. Abbiamo fatto una partita intelligente”.

“Siamo più vicini al quarto posto che al nono. Siamo in mezzo come tutte le altre, le dirette concorrenti hanno pareggiato e abbiamo guadagnato un punto sullo Zurigo. Il distacco su Xamax e GC è rimasto immutato ma alla fine mancano sempre meno turni (nove, ndr). Siamo partiti nel ritorno che avevamo sei punti di vantaggio sullo Xamax, dopo nove giornate i neocastellani hanno fatto 13 punti ma non hanno ridotto  il loro distacco da noi, mentre noi abbiamo guadagnato sulle Cavallette e recuperato parecchi punti sulle squadre che avevamo davanti. Si può  pensare all’Europa così come alla salvezza ma la nostra è la stessa condizione di Zurigo, San Gallo, Lucerna e Sion: siamo tutte lì. Questa considerazione si può rivolgere a tutti i tecnici di Super League, salvo a quelli di Basilea e Young Boys”.

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