QUARANTENA – Capitolo 201, Nicolò Scatena “Marcionelli, Arnaboldi, Martinelli e Reclari: tutti spaziali”

scritto da Roberto Colombo
Nicolò Scatena, attaccante del Maroggia (Terza lega)

Scatena, attaccante del Maroggia: «Il più forte in Terza è Lanzoni: fuori categoria come il suo Collina d’Oro. Il Collina vincerà con merito, secondo invece finirà il Ligornetto. Damiano Meroni è gigantesco. Anche Dario Rota è un grande».

MAROGGIA – Nuova puntata della nostra quarantena per conoscere più da vicino il calcio regionale attraverso la voce diretta e le opinioni dei suoi protagonisti: i giocatori. Capitolo 201: Nicolò Scatena, attaccante del Maroggia (Terza lega, gruppo 1).  

Coronavirus, cosa ne sarà dei campionati? Si giocherà solo il 50% delle partite? E se la Federazione dovesse optare per playoff e playout? «Domanda difficile dal momento che qualsiasi soluzione avrebbe i suoi pro e i suoi contro. La formula del 50% avrebbe il pregio di fare chiudere velocemente una stagione nata storta, e di ricominciare normalmente (speriamo) in autunno, ma penalizzerebbe chi, al momento dell’interruzione, si è trovato in una posizione di classifica scomoda oppure chi stava lottando per le prime posizioni. Un campionato intero dà la possibilità di giocarsi tutte le proprie carte, mentre un campionato dimezzato inevitabilmente toglie alle squadre una parte importante del loro percorso. Invece i playoff e i playout da disputarsi dopo avere concluso il girone di andata, a mio avviso sarebbe un’ottima alternativa se proprio non si riuscisse a disputare interamente il campionato, e darebbe la possibilità a tutte le squadre di giocare per un obiettivo, dal momento che anche una squadra di metà classifica potrebbe trovarsi a lottare per le prime posizioni oppure per non retrocedere. Personalmente trovo che quest’ultima sia l’ipotesi migliore, ma l’ultima parola spetta alla Federazione, che è composta da persone preparate e che riuscirà a trovare una soluzione il più possibile adeguata per tutti».

Miglior giocatore del vostro girone? «Personalmente sono stato molto fortunato perché ho giocato tanti anni in Ticino con una squadra fortissima come il Castello, che mi ha permesso di essere compagno o di sfidare giocatori spaziali come Giorgio Marcionelli, Matteo Arnaboldi, Andrea Martinelli o Sandro Reclari. Inoltre ho anche avuto la possibilità di confrontarmi per due stagioni e mezzo con il calcio regionale friburghese, e anche in quest’ultimo caso ho incontrato giocatori veramente forti. Venendo invece al mio presente, quindi alla nostra Terza lega, credo il giocatore più forte del nostro girone sia Matteo Lanzoni: difensore fuori categoria che gioca giustamente in una squadra fuori categoria come il Collina D’Oro».

Pronostico campionato, prime tre e ultime due? «Il mio pronostico per le prime tre posizioni fa fede alla classifica attuale: il Collina D’Oro vincerà il nostro campionato, e aggiungo, con merito. Al secondo posto vedo il Ligornetto. Per la terza posizione Agno e Rancate se la giocheranno fino alla fine. Per quanto riguarda invece le ultime due posizioni, davvero non saprei rispondere, dal momento che c’è molta concorrenza e tanti scontri diretti ancora da giocare. Però di una cosa sono certo: il Maroggia non sarà negli ultimi due posti».

Allenatore, chi meriterebbe di più? «Ha già ottenuto moltissimo nel nostro calcio, ma sinceramente devo dire che auguro a mister Damiano Meroni (Taverne) di raggiungere traguardi ancora più alti. Insieme al Mero ho raggiunto obiettivi fantastici. È una grandissima persona ed un allenatore gigantesco. Io personalmente gli sono affezionatissimo perché mi ha fatto esordire in Seconda Lega e poi anche in Seconda interregionale (insieme a mister Dario Rota, altro allenatore preparatissimo che auguro a tutti di avere)».

“Tranqui raga” quest’anno il MAROGGIA… «…risalirà la classifica e resterà in Terza lega. Poche volte come qui al Maroggia ho visto una compattezza tra giocatori, allenatore e società in un momento tanto complicato come quello che la squadra ha vissuto nella prima parte di campionato. Io sono arrivato da poco, ma ho trovato attorno a me un gruppo di amici che si butterebbero nel fuoco l’uno per l’altro. Mister Del Villano ha una capacità unica di entrare in empatia con i giocatori e la società si fa in quattro per non farci mancare nulla, anche se i risultati sono stati al di sotto delle aspettative. Non possiamo davvero fallire».

To be continued…

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