Nazionale: I record vanno bene, ma il gioco?

scritto da Flavio Ferraria

Svizzera imbattuta, prima nel girone B: 24 punti in otto partite. Alle spalle abbiamo il Portogallo Campione d’Europa in carica, sconfitto un anno fa (ma CR7 era out per infortunio…) grazie a quella vittoria manteniamo il distacco di tre punti sui lusitani.

Ancora 180’ ci dividono dal Mondiale russo: prima l’Ungheria in casa, poi “trasfertona” a Lisbona. In attesa “della partita dell’anno” alcune considerazioni vanno fatte.

La nazionale rossocrociata si è trovata in un girone assolutamente facile per partecipare alla fase finale del Mondiale: Faer Oerne, Lettonia e Andorra sono le Nazionali più deboli del continente europeo e l’Ungheria una nazionale media. La lotta era, ed è, tra svizzeri e portoghesi. Pronostici rispettati e ci mancherebbe.

Vero che nel calcio nulla è scontato, ogni partita è un’insidia e i rossocrociati l’hanno vinte tutte; identica cosa per il Portogallo, che non solo ha vinto, ma stravinto più di noi contro gli stessi avversari. Basta dare un’occhiata alla differenza reti: +15 quella rossocrociata, +24 quella portoghese.

Se i gol contano, eccome se contano, è il gioco che fa e farà la differenza non solo a Lisbona, ma anche nel dopo Lisbona. Quello fatto vedere dalla Nazionale di Petkovic in queste otto partite ufficiali, più le amichevoli, ha lasciato gli addetti ai lavori divisi.

Da una parte chi ritiene una Svizzera all’altezza di giocare alla pari con le “grandi”, chi ritiene il contrario. Petkovic, non lo fa vedere, ma dentro di se -essendo uomo di calcio- è il primo a essere preoccupato di alcune problematiche che affliggono la selezione rossocrociata.

Il primo problema è l’attacco. Seferovic è stato sempre la nostra prima punta, ma non ha mai dimostrato le qualità per imporsi a livello internazionale.

La sua stagione al Benfica è iniziata con i gol, ma la squadra di Lisbona si è rituffata sul mercato per cercare un’altra punta e ha preso Gabigol. Poniamoci la domanda: perché? I due gol messi a segno in queste due partite dal nostro attaccante sono state più frutto di errori dei portieri avversari che abilità di Seferovic e nel corso dei 180’ giocati poco ha inciso sul resto della partita.

In difesa, l’asse centrale non dà preoccupazioni, sulle fasce Rodriguez e Lichtsteiner stanno facendo fatica da più di una partita. A centrocampo Xhaka non ha mai dato l’impressione di essere il leader di questa Nazionale, Shaquiri  gigioneggia; gli unici a macinare chilometri sono Valon e  Dzemaili. Molta quantità e scarsa qualità.

Alle spalle però ci sono giovani che premono. Uno di questi Zakaria. Quando è entrato la Nazionale si è parzialmente accesa; Fernandes Edimilson altro giocatore che scalpita; Freuler vuole giocare; Moubandje e Widmer sono pronti per entrare in partita e Embolo sta ritornando dopo l’infortunio.

Allora non rimane che avere del coraggio, le situazioni vanno affrontate, ma quando? Cambiare una squadra che portato a casa dei record rimane cosa davvero ardua, ma da fuori questa Svizzera preoccupa al di là dei record.