MISTER X – Capitolo 59, Luca De Vito “Ho i giocatori migliori che si possano avere. Non vedo l’ora di riabbracciare anche Widmer, Mozzetti e Moor”

scritto da Roberto Colombo

L’allenatore dell’Origlio Ponte Capriasca: «Che emozione giocare con il mitico Steno Scolari (Biasca) e con Mark Edusei (Bellinzona). Scaramanzia? Mi siedo in panchina per 30 secondi, poi mi alzo e vivo tutto il match in piedi.

ORIGLIO – Con la nostra serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 59: Luca De Vito allenatore dell’Origlio Ponte Capriasca (Quinta lega, gruppo 2).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Ero un giocatore tecnico, mi divertivo molto nell’uno contro uno, cercavo sempre il duello. H tantissimi ricordi belli di quando giocavo, ma sicuramente i più emozionanti sono stati nella stagione 2000/01 quando feci le mie prime partite nel calcio attivi a 16 anni: il girone di andata lo feci al Biasca ed esordii in Coppa Svizzera contro il Kreuzlingen; mentre nel girone di ritorno passai al Bellinzona ed entrai contro il Lucerna nel torneo Promozione/Relegazione LNA/LNB. Come detto avevo 16 anni e giocare in quelle squadre, insieme a certi giocatori (nel Biasca c’era il mitico Steno Scolari, giocatore maestoso; mentre al Bellinzona dividevo il campo con Daniel Tarone, Jo Mensah e Mark Edusei che era un nazionale del Ghana con cui ha giocato la Coppa del Mondo), per la prima volta di fronte a tanta gente entusiasta, è stato senz’altro emozionante. Inoltre ricordo che una volta fui anche intervistato dalla RSI, ma non mi sono mai rivisto (risata), dovrei richiedere il filmato che sarà in qualche loro archivio».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Prima di ogni partita arrivo al campo e preparo tutto per il riscaldamento, e non faccio quasi mai la teoria negli spogliatoi, ma altrove. Quando inizia la partita, invece, sto sempre seduto in un angolo della panchina per circa 30 secondi, dopodiché vivo il match in piedi».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Al momento non ho nessuna bestia nera. Sono ancora giovane, ho guidato solo due squadre da primo allenatore, e una da vice. So per certo che però ogni squadra va affrontata come se fosse la tua bestia nera».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «La premessa, come ho detto prima, è che sono solo pochi anni che alleno. Tuttavia posso anche dire che ricordo diversi “miei” giocatori di qualità che oggi farebbero bene all’Origlio, ma preferisco non parlare del passato. Sicuramente quelli che allenerò da oggi in avanti saranno per me sempre i migliori che abbia mai avuto, sperando inoltre di riavere al più presto anche Widmer, Mozzetti e Moor».

Forse non sarà ORIGLIO PONTE CAPRIASCA a vita, ma… «…sicuramente non sarà Origlio a vita, su questo non c’è ombra di dubbio, ma fino a quando sarò qui farò tutto con passione e professionalità (come faccio nella vita di tutti i giorni), cercando di dare il massimo, chiedere il massimo (ed oltre) per ottenere il massimo».

To be continued…

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