MISTER X – Capitolo 36, Mario Guggia “Anche oggi alleno giocatori molti forti, ma Marcionelli e Tumminaro sono stati speciali”

scritto da Roberto Colombo
Cadenazzo stagione 2020/21

L’allenatore del Cadenazzo: «Che ricordi l’anno in cui con il Rivera fummo promossi in Terza lega: segnati 23 reti. Quando giochiamo in casa guai a chi prende il mio posto auto. Vallemaggia sempre difficile, soprattutto in casa loro».

CADENAZZO – Con la nostra serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 36: Mario Guggia allenatore del Cadenazzo (Seconda lega).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Ero un attaccante che preferiva il gioco fisico alla velocità. Il ricordo più bello da giocatore è stato probabilmente la stagione in cui con il Rivera (poi dal 2012 diventato Monteceneri dopo la fusione con il Camignolo, ndr) fummo promossi dalla Quarta alla Terza lega. Non ricordo con precisione l’anno, doveva essere il 1996 o 1997, ma io in quel campionato segnai 23 gol in 22 partite. Fantastico. Inoltre finimmo l’anno maglia bianca, senza nessuna sconfitta. La squadra era allenata da mister Alfredo Moghini, mentre la nostra rivale storica in quegli anni era il Malvaglia».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Non ho rituali particolari, però quando giochiamo in casa parcheggio l’auto sempre nello stesso posto».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Tra le squadre sempre difficili da affrontare mi viene in mente il Vallemaggia, credo soprattutto per la loro grinta, in modo particolare quando giocano in casa».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Ho allenato e sto allenando tuttora tanti bravi giocatori. Tuttavia, se proprio dovessi fare dei nomi, direi Giorgio Marcionelli del Sementina, che per me è il portiere più forte di tutta la Seconda lega, e poi anche Fabio Tumminaro, mio attaccante di quando allenavo il Rivera ma che oggi purtroppo non gioca più. Con Fabio, che era una punta veloce e potente, facemmo una splendida promozione dalla Terza alla Seconda lega».

Forse non sarà CADENAZZO a vita, ma… «…a Cadenazzo abito, lavoro ed alleno, quindi penso proprio che quando smetterò con questa squadra forse per me sarà giunto il momento di dire basta con il calcio. Finito il mio lavoro qui, forse mi limiterò alla domenica ad andare a vedere le partite in tutta tranquillità, del resto gli anni passano per tutti».  

To be continued…

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