Lugano, tarda ad arrivare la decisione finale sul “caso-Daprelà”

scritto da Claudio Paronitti

Fabio Daprelà (a sinistra), in contrasto con Cedric Itten – © Twitter Swiss Football League

Due settimane fa, correva la sera di martedì 9 ottobre, il Lugano comunicava di interiore regolare ricorso contro la squalifica di sei giornate (due già purgate) inflitta a Fabio Daprelà. Da allora, dalla Federazione tutto tace…

Ricapitoliamo brevemente la storia: lo scorso 23 settembre il Lugano conquistava a San Gallo un punto, frutto di un’ottima prestazione nella ripresa. Proprio nella seconda frazione, il difensore bianconero Fabio Daprelà viene anticipato dall’attaccante biancoverde Cedric Itten, il quale ha la sfortuna di venir colpito duramente dal suo avversario. Le analisi del giorno seguente confermano le sensazioni negative dei primi istanti: rottura del crociato, varie lesioni muscolari e stagione finita.

Da subito, il 27enne viene redarguito con commenti denigratori e infamanti per un intervento la cui sorte ha girato le spalle al giovane centravanti confederato. La Commissione Disciplinare della Swiss Football League si era subito chinata sul (mis)fatto e aveva sospeso in maniera provvisoria Daprelà. In altro grado, le giornate di stop erano passate da 2 a 6. Qui, la società luganese non ci ha più visto, definendo “sproporzionata” la sanzione, in quanto “si accusa Daprelà di voler intenzionalmente ferire Itten”, come ha affermato il direttore sportivo Giovanni Manna.

La pausa dedicata alle selezioni nazionali avrebbe potuto garantire alla Commissione quella tranquillità necessaria per valutare attentamente e con cognizione il ricorso bianconero. Una decisione che fino a oggi non è ancora arrivata. Il tutto a discapito di un calciatore, Fabio Daprelà, il quale, grazie all’effetto sospensivo, è di nuovo a disposizione, ma che non sa cosa ne sarà del suo futuro prossimo. Giocare o non giocare? E con quale mentalità? Mister Fabio Celestini – che ha finalmente ritrovato tutta la difesa, fino a poco tempo fa dimezzata causa infortuni vari – lo ha risparmiato nell’ultimo turno con il San Gallo per evitargli scossoni psicologici. Fino a quando, però, si potrà andare avanti così?

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