Lugano-Lucerna, le pagelle: Gerndt e Ledesma superstar

scritto da Claudio Paronitti

Una buona prova collettiva permette ai bianconeri di superare il Lucerna e di scavalcarlo in classifica. Migliori in campo Gerndt e Ledesma, autori rispettivamente del gol decisivo e dell’assist al bacio su corner

David Da Costa – s.v. – mai chiamato in causa dai lucernesi nel corso dei novanta minuti, trascorre il ventoso pomeriggio in tutta tranquillità. Spettatore non pagante;

Dragan Mihajlovic – 4,5 – inizia come terzino, poi, con l’uscita di Crnigoj, torna a giostrare da ala. Fa bene in entrambi i ruoli, dimostrando che sta tornando ai suoi livelli;

Vladimir Golemic – 5 – dal centro non si passa. Torna titolare dopo aver riposato a Schötz e fa capire subito agli attaccanti biancoblu di che pasta è fatto;

Fulvio Sulmoni – 5 – la coppia con Golemic funziona, eccome. È una delle migliori dell’intero campionato e oggi è arrivata la conferma;

Fabio Daprelà – 4,5 – è in crescita. Sembra diventato il padrone della fascia sinistra. Si prende un giallo intelligente, fermando una ripartenza ospite a centrocampo;

Domen Crnigoj – s.v. – esce dopo neanche mezz’ora, dando comunque il suo contributo in entrambe le fasi di gioco;

(26′ Eloge Yao – 4 – la sua partita è un po’ altalenante. A volte si propone in avanti e torna indietro come un treno, a volte si perde in un bicchier d’acqua);

Jonathan Sabbatini – 4,5 – viene stuzzicato dal mister e fornisce una prestazione diversa rispetto alle ultime uscite;

Cristian Ledesma – 5 – qualità, senso della posizione, ordine: tre caratteristiche che fanno del numero 24 un elemento su cui fare affidamento;

Davide Mariani – 4,5 – meno esplosivo in confronto ad altre volte. Un suo tiro a giro nel primo tempo (deviato in partenza) fa gridare al gol: non fosse stato per un superbo intervento di Omlin, parleremmo di gioiello;

Alexander Gerndt – 5 – la solita prestazione generosa su tutto il fronte d’attacco viene ripagata con un’incornata che è un mix di rabbia, potenza e precisione. Nella ripresa viene falciato da Omlin, ma Amhof sorvola;

(64′ Mattia Bottani – 4,5 – entra con lo spirito giusto. L’influenza che gli aveva fatto saltare l’ottavo di Coppa è acqua passata. Si mangia, però, un gol tirando in bocca a Omlin);

Carlinhos Junior – 4 – nonostante la sua statura sovrasta gli avversari più alti di lui con degli stacchi poderosi. Lotta e si conferma la spalla ideale di Gerndt;

(79′ Bálint Vécsei – 4,5 – anche lui avrebbe l’occasione di sfondare la porta, ma arrivato al limite dei sedici metri, piuttosto che tirare, cerca un improbabile passaggio all’esterno.

Pierluigi Tami – 5 – l’evoluzione della squadra è anche merito suo. La famosa scintilla è scattata nel dopo-Basilea, dove si era toccato il fondo. Un fondo che ora non è più bianconero.

Leggi anche questi...