Lucerna-Lugano, Celestini: “Stavolta gli episodi sono girati a nostro favore”

scritto da Claudio Paronitti

È un Fabio Celestini, ovviamente, entusiasta quello che si presenta nel post-partita della Swissporarena. Il largo successo aumenta il gap dalla zona rossa della classifica, in attesa della sfida odierna che metterà di fronte proprio le ultime due della classe, ossia Grasshopper e Neuchâtel Xamax

“Inizialmente abbiamo sofferto la loro aggressività: questo campo facilitava più loro che noi – asserisce il tecnico bianconero -. Baumann ha parato bene e abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che altre volte ci era venuta a mancare. Come dico sempre, alla squadra la fortuna va provocata. Anche nei frangenti iniziali ho visto che la squadra voleva lottare e stare in partita, ero abbastanza tranquillo anche se è vero che per venti minuti abbiamo sofferto”.

“Per noi fare risultato su qualsiasi campo dopo così tanto tempo non era scontato. Stiamo lavorando su cose che oggi ho visto realizzare in campo e sono contento per i ragazzi. Ad esempio per Kecskés, che oggi ha esordito con una vittoria e con una buona prestazione. Per Vécsei che in questo ritorno non aveva giocato e ha disputato una grande partita, con Baumann che a Sion aveva avuto un’incertezza e oggi ha fatto una grandissima partita. Poi Sabbatini che segna, Sadiku e Gerndt pure. Veramente tante cose positive sul piano individuale e collettivo. Dobbiamo comunque mantenere i piedi saldi per terra ed essere consapevoli che senza questo spirito non si va da nessuna parte”.

“Non è stata casualità, questa vittoria non è arrivata per caso. Spero che la squadra prenda coscienza che prima di qualsiasi aspetto tecnico-tattico o di scelta dei giocatori viene lo spirito da mettere in campo: senza questo non si va da nessuna parte – prosegue il 43enne -. Anche per l’allenatore le scelte sono facilitate, perché chiunque scenda sul terreno è disposto a dare la vita per i compagni. Sono contento che i diversi cambiamenti che ho apportato oggi alla formazione non si siano sentiti: chi è entrato lo ha fatto con lo spirito giusto. Queste è la lezione da prendere oggi, al di là della posta piena. Ricordando comunque che già domenica scorsa a Sion la squadra aveva reagito bene”.

“Nei momenti iniziali eravamo troppo schiacciati con le mezze ali, sia Sabbatini sia Vécsei erano eccessivamente ripiegati in difesa. Poi quando Piccinocchi è stato colpito alla bocca abbiamo avuto qualche ulteriore problema, non eravamo pronti sulle seconde palle e loro le ributtavano verso l’area. I centrocampisti, pure inferiori sul piano fisico, hanno lottato, ma si sapeva che oggi sarebbe stata una battaglia, bisognava morire sul campo, sacrificarsi per il compagno e per la maglia se si voleva ottenere la vittoria. Poi, le partite si giocano con gli episodi e stavolta sono girati dalla nostra parte”.

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