MENDRISIO – La settimana del derby prosegue tranquillamente anche per il Mendrisio. Giusto che si parli di questa partita che per molti calciatori rappresenterà una rara occasione per giocare di fronte ad una bella cornice di pubblico. Ad oggi, anche la meteo sembra promettere un pomeriggio esente da pioggia.
La squadra di Gatti affronterà il Bellinzona con la possibilità di rimettere ciascuna pedina al proprio posto dopo le forzate scelte della scorsa domenica. Tra chi ha dovuto affrontare una partita “anomala” e praticamente fuori ruolo, anche Noel Kabamba (Foto CHalcio), al quale abbiamo chiesto prima di tutto un riassunto della “sperimentazione”…
“È ovvio che faccio parte di un gruppo e di un progetto, dunque quello che mi vien chiesto lo faccio col cuore per dare una mano alla mia squadra: che sia far la punta o il portiere. Giocare terzino contro una squadra così organizzata come la 21 del San Gallo non è semplicissimo. Quando si trattava di muoversi sul loro giro palla, non c’era nessun problema, ma quando ci puntavano per vie centrali (con il difensore centrale) ci mettevano molto in difficoltà perché erano in superiorità numerica. Quando passavano il nostro centrocampo si trovavano con la punta, il trequartista Gouaida (molto forte tra l’altro), l’esterno e il terzino in appoggio… quindi tra pressione e copertura ci sfinivano”.
Qualcuno ha definito la vostra una piccola impresa. Non tutti però hanno saputo dare giusta importanza a quanto realizzato, forse perchè non è sempre facile voler approfondire il perchè di determinate difficoltà.
” Nonostante quello che ho detto prima, penso che va considerato che 6/11esimi della formazione titolare erano nuovi giocatori del FCM. Visto come ci siamo messi a disposizione – fuori ruolo e con qualità a mio parere inferiore alla loro – abbiamo dimostrato di avere a cuore i nostri colori e siamo riusciti con le unghie ad uscirne a testa alta”.
Mendrisio – Bellinzona: un derby nel derby.
“Per il derby dico solo che nonostante mi sia capitato in quasi 200 presenze di averne giocati tanti, non sarà difficile trovare le sensazioni giuste e tanto meno le motivazioni. I derby sono partite a sé. Loro sono sicuramente più attrezzati, ma sono circostanze nelle quali entrano in gioco molte più dinamiche della sola qualità: dunque, chi avrà più fame, è probabile che la possa spuntare. Sarà sicuramente bello poi, soprattutto per i nostri giovani, giocare davanti a parecchia gente e ai due gruppi di tifoseria. Mi auguro ovviamente che tutto quanto possa svolgersi e concludersi all’insegna dello sport sano! Comunque non vedo l’ora di giocare questa partita !!”.
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