Il Lugano U21 non è riuscito a superare il Kriens, venendo ribaltato ancor prima del duplice fischio del direttore di gara
La sconfitta con il Kriens – la quinta nelle ultime sei uscite – ha fatto fare un salto verso il basso al Lugano U21, passato dalla sedicesima alla diciassettesima posizione nel campionato di Hoval Promotion League
Nonostante la rete dopo soli sei giri d’orologio, i ragazzi di mister Ludovico Moresi non sono riusciti a conservare il vantaggio, in quanto gli avversari lucernesi si sono ristabiliti, ribaltando il punteggio ancor prima della pausa di metà partita. Come di consueto, il condottiero dei giovani bianconeri ci ha fornito la sua analisi settimanale, che vi forniamo in maniera altrettanto abituale di seguito:
«Sabato la partita è stata impattata molto bene, andando subito in gol con una bella azione conclusa da Giovanni D’Agostino. Purtroppo, un errore tecnico vicino alla nostra area di rigore ha permesso al Kriens di pareggiare con un tiro secco dall’interno dell’area di rigore. La contesa si è messa male per noi già nel primo tempo, concedendo il raddoppio dopo aver commesso un fallo molto ingenuo con conseguente rigore per gli ospiti. Al netto di un gol annullato per fuorigioco dubbio a fine primo tempo, i miei ragazzi hanno avuto una bella reazione nella ripresa, cercando con insistenza il punto del pareggio. La squadra ha dimostrato coraggio nell’attaccamento e ha avuto anche fortuna in un paio di conclusioni ospiti fuori misura. Purtroppo, la difesa ospite ha bloccato ogni nostro tentativo di andare a rete.
È un risultato corretto per quanto visto in campo a mio avviso. Mi è piaciuta l’attitudine e la voglia di fare risultato che è stata evidente fino al fischio finale.
Purtroppo gli avversari spesso ci inducono a commettere errori grossolani che compromettono la prestazione. Questa volta, abbiamo perso la partita soprattutto per una prova insufficiente sul piano tecnico che ha permesso agli avversari di colpirci e impedito a noi di trovare le giocate decisive per andare in rete».
