FC Lugano, conferenza stampa con mister Maurizio Jacobacci e il direttore generale Michele Campana

scritto da Claudio Paronitti

A seguito della «positività» al test del Coronavirus di Sebastian Osigwe, che ha fatto seguito a quella degli scorsi giorni di Mattia Bottani, e alla quarantena imposta ad altri sei elementi della rosa della prima squadra, il Lugano ha chiesto alla Swiss Football League il rinvio della partita con lo Young Boys

Al termine dell’allenamento del venerdì mattina, a cui ha partecipato il gruppo che non è stato colpito dal provvedimento del medico cantonale, mister Maurizio Jacobacci e il direttore generale bianconero Michele Campana hanno proposto una conferenza stampa per aggiornare sulla delicata situazione attuale. Ecco le loro dichiarazioni a riguardo.

Maurizio Jacobacci: «Sinceramente, speravo di poter proseguire il cammino. Dispiace che sia successo, ma siamo colpiti in maniera minore rispetto ad altre squadre. Abbiamo solo due casi “positivi”, mentre gli altri possono allenarsi in una “bolla”. Ringrazio il dottor Merlani per averci dato la possibilità di allenarci e di riprendere come gruppo settimana prossima. Lo dico ancora, non dobbiamo farci terrorizzare dal virus. Mentalmente è importante che lo sport continui la sua attività. Altrimenti, andiamo in depressione. Sono convinto che le autorità faranno proseguire i campionati. Io tenevo molto a giocare contro una signora squadra e un allenatore che sa il fatto suo. Dovevamo fornire una grande prestazione. Non ci saremmo fermati e per me era un qualcosa di importante. Ci è toccato avere i due portieri fuori uso, è un peccato. Oggi  siamo in una situazione in cui Baumann, Sabbatini e Odgaard che sono risultati negativi malgrado fossero al tavolo con Bottani. Noi abbiamo la possibilità di allenarci, altri invece no. Possiamo non perdere il ritmo-gara. Siamo stati fermi due giorni, ci siamo allenati oggi in gruppo, mentre gli altri si sono allenati sul sintetico. Almeno tre su quattro dovrebbero tornare con i compagni. Non è questa la situazione che metterà in difficoltà i migliori elementi. Riusciamo a gestire bene questa situazione, pur facendo sempre massima attenzione a ciò che si fa. Dobbiamo sperare di non incappare in una situazione simile a quella capitata a Bottani. Sono contento che tutte le squadre, a parte una, hanno voglia di continuare il campionato. Ci sono giocatori in quarantena pur essendo negativi. Osigwe non ha sintomi, ma è risultato “positivo”».

Michele Campana: «Manca solo l’ufficialità, ma la sfida con lo Young Boys non avrà luogo come previsto. Questa situazione ci ha insegnato molto. Onestamente, ci ha sorpreso questa situazione, ma la rispettiamo. In queste condizioni, mi chiedo come si possa andare con il calcio. Il Governo vuole evitare un lockdown totale come a marzo. Siamo nelle sabbie mobili. Ogni volta che qualcuno ha un raffreddore, perdiamo due giorni di lavoro. C’è un peccato originale di base, che tratta in modo differente i professionisti. È ovvio che quando non avremo una soluzione per tutti, non so dove arriveremo. Noi abbiamo la volontà di rispettare gli accordi con sponsor e televisioni. Noi però vogliamo certezze per andare avanti. La Lega ha fatto i conti senza l’oste. Ma il problem è di fondo, perché a decidere sono i Cantoni e i medici cantonali. A tutto si può trovare una soluzione, che deve venire dall’alto. Capisco che sia molto complicato trovare delle soluzioni ideali. In estate, forse ci siamo illusi. Ci vorrebbe magari un po’ di coraggio per cercare altri metodi, che significa spingere i piani alti ad approvare un piano concernente in particolare le “quarantene soft”. Forse, è il momento di fare pressione sul Consiglio Federale per trovare una soluzione ad hoc per tutti. Noi vogliamo proseguire, ma non ci vengono date le condizioni. Probabilmente, bisognerà arrivare a una decisione univoca. I professionisti non dovranno però essere trattati come dei comuni cittadini».

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