Fair-Play, purtroppo un altro fatto di razzismo negli allievi B. E’ necessario un grande lavoro di tutti per prevenire queste situazioni!

scritto da Walter Savigliano

Ogni tanto succede quello che non vorresti mai e finchè si tratta di calcio giocato, nessun problema, il bello è quello, ma quando si tratta di episodi di razzismo, soprattutto a livello giovanile, crediamo che manchi qualcosa di fondo tremendamente importante.

Nelle scorse settimane (non indicheremo luoghi e nomi), si è verificato un fatto molto grave durante una partita di campionato di Allievi B. Durante una fase di gioco, un giovane calciatore ha insultato un avversario e sputato sulle sue scarpe per il colore della sua pelle, questi ha reagito spingendo lontano il colpevole ed è stato punito con l’espulsione, oltre il danno la beffa, come si suol dire. Sappiamo anche che il ragazzo in questione ha ammesso l’errore e di questo ne va preso atto, ora è la sua società che dovrebbe essere brava a capire come fare per evitare queste situazioni.

Anche la reazione fa parte di un atteggiamento assolutamente da evitare in campo e fuori, resta il fatto che è estremamente necessario affrontare il problema ad un livello di base in cui ci siano chiaramente gli strumenti necessari per fare una GRANDE PREVENZIONE. Per questo riteniamo molto importante lavorare in questo senso in modo DECISO E IMPORTANTE. 

Sappiamo che la Federazione Ticinese ha in atto alcuni progetti molto interessanti ma qui non basta. I ragazzi che praticano sport seguono i propri mister e questi dovrebbero essere formati non solo per il puro sport ma anche in ambito umano, lo stesso per dirigenti e responsabili delle società nonchè dei settori giovanili.

Quanto successo potrebbe essere un caso isolato e ci auguriamo che ce ne siano sempre meno ma non devono passare nel silenzio. Ci auguriamo che le società coinvolte in quanto è successo siano consapevoli che il lavoro di prevenzione da svolgere è importante e lavorato su larga scala.

La prevenzione non dovrebbe essere solo nel calcio giovanile ma anche negli adulti, loro sono un esempio per i giovani calciatori. Ormai siamo e sono spesso sui campi e durante le partite, oltre al match in sè stesso, a volte mi sembra di essere spettatore di un film comico. Giocatori che giustificano i propri errori perchè non riescono in ciò che vorrebbero e attaccano continuamente l’arbitro che, in quanto persona come loro, sbaglia come loro. E vorrei fare un conteggio, quanti errori commette l’arbitro e quanti ne commettono i calciatori, vediamo alla fine chi sbaglia di più. Tutto questo provoca le stesse sensazioni sugli spalti, dove spesso ci sono dei giovani calciatori o dei bambini, che sono spugne e apprendono, e qui i loro genitori devono essere davvero bravi per fare in modo che quanto hanno visto non diventi un modo di fare per quando saranno adulti.

E dunque? Siamo arrabbiati perchè perdiamo? Allora andiamo a 200 km/h anzichè a 100km/h, vedrai che il pallone lo recuperi, tranquillo che ce la fai. E giochiamo a calcio e lasciamo stare gli arbitri, assistenti e quant’altro. Pratichiamo questo fantastico sport e ghiochiamo. Già facendo solo questo diamo un buon esempio ai più piccoli, non credete?

E’ un’utopia? Forse si, ma resta il mio principale obiettivo, e dovrebbe esserlo anche di chi è agli alti livelli e dirige lo sport. Ma sarebbe già molto che ogni persona che ha a che fare con lo sport si prodighi per fare in modo che i giovani sportivi possano crescere in modo positivo, con amicizia, rispetto e grande voglia di praticarlo e sono certo che ce ne sono già molti ma non siamo ancora abbastanza.

Io personalmente e Chalcio.com rimaniamo molto sensibili alla crescita sportiva dei giovani calciatori e faremo tutto ciò che potrà per i suoi mezzi nel prevenire e aiutare a prevenire queste situazioni con chiunque abbia qualche iniziativa in questo senso e siamo disponibili a collaborare in questa direzione.

E’ BELLO VINCERE MA E’ ANCORA MEGLIO QUANDO UN GIOVANE RAGAZZO TI DICE “GRAZIE MISTER, DA LEI HO IMPARATO A NON MOLLARE” (questa è la mia vittoria, non di una partita ma di un campionato)

Il Direttore Walter Savigliano

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