Europa League, un avvio da incubo rovina i piani: il Basilea viene superato dallo Shakhtar e saluta il torneo

scritto da Claudio Paronitti

Arrivato allo stadio dei quarti di finale di UEFA Europa League con grandi ambizioni, il Basilea è costretto ad abbandonare il torneo. A ottenere il lasciapassare per il penultimo atto è lo Shakhtar Donetsk, che ora affronterà l’Inter

Sul terreno della Veltins Arena di Gelsenkirchen, gli uomini guidati da Marcel Koller hanno avviato la gara nella maniera peggiore possibile. Già dopo due giri d’orologio gli ucraini si sono trovati in vantaggio. Un calcio d’angolo dalla destra calciato da Marlos viene incornato in rete da Júnior Moraes, il quale approfitta di una difesa statica e di un’uscita a farfalle di Đorđe Nikolić per insaccare a porta praticamente sguarnita. Da quel momento via, i protetti del portoghese Luís Castro prendono in mano le redini dell’incontro, manovrando come piace a loro. Il raddoppio, firmato da Taison (il cui tiro viene deviato da Fabian Frei) al 22′, è la logica conseguenza del dominio degli arancioni. I renani provano a reagire, ma subiscono ancora e solamente la traversa nega la gioia del gol a Marcos Antônio (40′).

A inizio ripresa, senza oramai nulla da perdere, i rossoblù si mostrano più propositivi. Tuttavia, le conclusioni latitano e Andrij Pyatov, l’estremo difensore ucraino, continua a vivere una serata decisamente tranquilla. Poco dopo l’ora di gioco un contrasto tra Afimico Pululu e Dodô potrebbe consentire agli elvetici di pervenire al punto del dimezzamento dello scarto. Dopo aver consultato il VAR, il direttore di gara inglese Michael Oliver, che già all’inizio non aveva accordato il penalty, rimane sulla sua idea e fa proseguire il gioco. Un altro reclamo di un intervento scorretto (questa volta un presunto fallo di mano), al 66′, non fa tremare il fischietto britannico, il quale ascolta i suoi collaboratori e conferma la regolarità dell’azione. Ciò che non accade al 75′, quando Taison cerca il calcio di rigore e lo ottiene appoggiandosi sul piede di Yannick Marchand. L’errore dell’arbitro (che comunque nulla toglie a un meritato successo dello Shakhtar) appare evidente, ma, in questo caso, il VAR non apre bocca. Dagli undici metri si presenta Alan Patrick che non scrive ancora la parola fine all’incontro, perché all’88’ Dodô, partito sul filo del fuorigioco, cala un pesante poker da digerire. Al 92′, infine, Ricky van Volfswinkel rende un po’ meno amara la pillola, siglando a porta vuota il punto del 4-1.

Il triplice fischio finale decreta dunque l’eliminazione del Basilea dalla Final Eight di UEFA Europa League e la conseguente semifinale conquistata da una solida formazione dell’Est, che risponde al nome di Shakhtar Donetsk.

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