Euro 2020, dolci con la Francia, amari con la Spagna: una comunque ottima Svizzera cede alla Roja solo dal dischetto

scritto da Claudio Paronitti

In svantaggio con un’autorete di Zakaria (8′), la Svizzera non molla un centimetro e, grazie al pareggio di Shaqiri (68′), porta la Spagna fino ai calci di rigore. E questo nonostante l’espulsione rimediata da un ingenuo Freuler (77′). La lotteria dal dischetto, dolce al turno precedente con la Francia, è amara. Al penultimo atto ci va la Roja

La Nati si presenta al cospetto della Roja con un unico cambio forzato, Zakaria per lo squalificato Xhaka. La fascia di capitano, come anticipato in sede di presentazione, viene indossata da Shaqiri. Per il resto, la formazione che ha sfatato il tabù degli ottavi di finale è confermata in toto. Dopo una prima parte di cosiddetto studio, gli iberici passano a condurre all’ottavo minuto grazie a un mancino dal limite di Alba a seguito di un calcio d’angolo deviato proprio da… Zakaria in maniera imprendibile per Sommer. Gli spagnoli, come di consueto, dominano sia dal punto di vista del possesso palla che da quello dei passaggi effettuati. Gli elvetici, dal canto loro, difendono con ordine e tentano qualche sortita offensiva. Su una di queste, culminata con un calcio d’angolo, Embolo s’infortuna ed è costretto a lasciare il posto a Vargas. Praticamente sul capovolgimento di fronte, sempre dalla bandierina ecco una nuova chance. Il colpo di testa di Azpilicueta viene bloccato sulla linea da Sommer. Le emozioni, tuttavia, si possono contare sulle dita di una mano. Si arriva così alla pausa di metà partita su uno scialbo e minimo vantaggio per la selezione di Luis Enrique.

La seconda frazione ricalca per filo e per segno la prima parte di gara. I due estremi difensori, pur dovendo rimanere attenti per evitare un pericolo, sono spettatori non paganti. Ciò capita fino al 64′, quando un uno-due tra Vargas e Zuber costringe Unai Simón all’intervento decisivo in calcio d’angolo. Con una sola rete da recuperare, è lapalissiano che i rossocrociati sono in partita. Ad ogni modo, nonostante davanti ci sia una super potenza, servirebbe un po’ più di coraggio. Proprio come avvenuto negli ottavi contro la Francia. Detto, fatto. Anche se, a dire il vero, la rimessa in parità della contesa giunge con un pasticcio tra Laporte e Torres che, a questi livelli, è inammissibile. Poco importa, perché Freuler si ritrova magicamente la palla tra i piedi e, vedendo l’accorrente Shaqiri, lo serve con precisione per un destro rasoterra che si infila nell’angolino più lontano. Il minuto del sigillo è il 68 e la sfida è più che mai lanciata. Al 77′, poi, l’arbitro inglese Oliver (uno che ha avviato la carriera facendo la gavetta in Svizzera) si prende la responsabilità di espellere Freuler per una scivolata in ritardo e molto pericolosa nei confronti di Moreno. Anche se si sono visti falli più evidenti, la decisione di estrarre il cartellino rosso, bisogna essere onesti, non è affatto scandalosa e ci può stare. Lo spettro dei tempi supplementari diventa realtà in quanto nessuno riesce a fare la differenza nei novanta minuti.

Nell’extra-time non accade nulla sino al 101′, quando Moreno si divora letteralmente la rete della semifinale calciando addosso a Sommer, che respinge una palla mettendo le mani davanti alla faccia d’istinto. Il portiere del Borussia Mönchengladbach effettua poi un intervento spettacolare al 104′ per negare a Oyarzabal la gioia del gol. Proprio come capita al 110′ con Rodríguez che si immola sul sinistro a botta sicura di Dani Olmo. Fino al 120′ non accade realmente nulla di ulteriormente rilevante e così, esattamente come lunedì con i Bleus, la definizione della squadra qualificata al turno successivo giungerà nuovamente dopo i tiri dal dischetto. La maggior parte delle conclusioni dagli undici metri non sono precise, soprattutto su sponda elvetica. La freddezza spagnola, unita a un po’ di fortuna, consente agli iberici di proseguire nel torneo, mandando al tappeto uan comunque ottima e storica Svizzera.

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UEFA Euro 2020, quarti di finale – Saint Petersburg Stadium, San Pietroburgo (Russia)

Svizzera-Spagna d.r. 1-3 (1-1; 0-1)

Reti – 8′ Denis Zakaria 0-1 (autorete), 68′ Xherdan Shaqiri 1-1.

Ammoniti – 67′ Silvan Widmer, 90′ +3′ Aymeric Laporte, 120′ +1′ Mario Gavranović.

Espulso – 77′ Remo Freuler.

La sequenza dei calci di rigore – Sergio Busquets (palo), Mario Gavranović (1-0), Dani Olmo (1-1), Fabian Schär (parato), Rodri (parato), Manuel Akanji (parato), Gerard Moreno (1-2), Ruben Vargas (sbagliato), Mikel Oyarzabal (1-3).

Svizzera (3-4-2-1) – Yann Sommer; Nico Elvedi, Manuel Akanji, Ricardo Rodríguez; Silvan Widmer (100′ Kevin Mbabu), Remo Freuler, Denis Zakaria (100′ Fabian Schär), Steven Zuber (90′ +2′ Christian Fassnacht); Xherdan Shaqiri (81′ Djibril Sow), Breel Embolo (23′ Ruben Vargas); Haris Seferović (82′ Mario Gavranović). Allenatore: Vladimir Petković.

Spagna (4-3-3) – Unai Simón; César Azpilicueta, Aymeric Laporte, Pau Torres (113′ Thiago Alcántara), Jordi Alba; Koke (90′ +2′ Marcos Llorente), Sergio Busquets, Pedri (119′ Rodri); Pablo Sarabia (46′ Dani Olmo), Álvaro Morata (54′ Gerard Moreno), Ferrán Torres (91′ Mikel Oyarzabal). Allenatore: Luis Enrique.

Arbitro – Michael Oliver (Inghilterra) / Assistenti – Stuart Burt (Inghilterra) e Simon Bennett (Inghilterra) / Quarto ufficiale – Ovidiu Haţegan (Romania).

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