Champions League, lo Young Boys recupera, ribalta e viene ripreso: con l’Atalanta si chiude con uno spettacolare 3-3

scritto da Claudio Paronitti

La giostra di emozioni vissute al Wankdorf regala allo Young Boys un’ultimissima opportunità di ottenere il pass per proseguire il suo cammino europeo. Il 3-3 casalingo con l’Atalanta costringe però i gialloneri a compiere l’impresa in casa del Manchester United, già qualificato agli ottavi di finale di UEFA Champions League come primo del Gruppo F, fra un paio di settimane

Iniziata con la gelida temperatura di 3 °C, la sfida prende immediatamente una piega sbagliata su sponda bernese, perché dopo dieci minuti Remo Freuler s’inserisce nell’area avversaria e appoggia al centro per Duván Zapata, il quale riesce a controllare la sfera, girarsi senza alcun problema e superare Guillaume Faivre per il vantaggio orobico. Nella fattispecie, la retroguardia giallonera gioca a fare le «belle statuine», lasciando tutto il tempo di calciare all’attaccante colombiano. Per osservare la prossima reale occasione occorre attendere il minuto 39 e un calcio d’angolo dalla sinistra calciato da Michel Aebischer. La traiettoria del centrocampista viene insaccata oltre la linea bianca da Jordan Siebatcheu, che anticipa Maarten De Roon e con un colpo di testa che colpisce la parte bassa della traversa rimette la contesa in perfetta parità. Nel lungo lasso di tempo senza segnature, da annotare un vano tentativo di richiesta di rigore da parte locale per un intervento di Davide Zappacosta su Nicolas Moumi Ngamaleu ritenuto giustamente innocuo e non punibile dall’arbitro tedesco Daniel Siebert.

Proprio come capitato in avvio di prima frazione, anche nella ripresa tocca agli ospiti trovare la via della rete per primi. Al 51′ è José Luis Palomino che approfitta al meglio dell’assist di Mario Pašalić per riportare avanti i suoi. Successivamente si registrano tre opportunità, una per i padroni di casa (Michel Aebischer) e due per gli ospiti (entrambe con Giuseppe Pezzella) che non si tramutano in gol. Ciò capita all’80’, quando la difesa italiana si fa sorprendere su una rimessa laterale, permettendo a Vincent Sierro di siglare il due a due. Tre giri d’orologio più tardi Jordan Siebatcheu si ritrova sul sinistro (proprio come all’esordio con il Manchester United) il pallone del vantaggio. L’attaccante statunitense fallisce però a tu per tu con Juan Musso. L’appuntamento è tuttavia rinviato di un brevissimo minuto, il tempo necessario a Silvan Hefti di inventarsi uno splendido mancino all’incrocio dei pali che non lascia scampo all’estremo difensore argentino. L’euforia confederata viene placata all’87’, istante in cui Luis Muriel, entrato da qualche secondo, s’incarica della battuta di una punizione laterale. Il centravanti sudamericano esegue una traiettoria che termina in fondo al sacco con l’assoluta complicità di Guillaume Faivre, che, obiettivamente, non può farsi imbucare sul suo palo. Al 93′, l’YB potrebbe conquistare la posta piena, ma la quadrupla chance viene murata dalla difesa lombarda.

Il 3-3 conclusivo non condanna ancora lo Young Boys all’eliminazione da tutte le competizioni, perché la distanza dal terzo posto rimane di due punti. Fra un paio di settimane, gli uomini di David Wagner dovranno però compiere l’impresa all’Old Trafford di Manchester contro lo United già qualificato agli ottavi di finale come primo del girone.

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