Challenge League, non sarà esemplare come sanzione ma almeno è un inizio: Roland Ndongo sospeso per… sei turni!

scritto da Claudio Paronitti

La sanzione inflitta dal Giudice Disciplinare della Swiss Football League non sarà di quelle esemplari, ma almeno è un inizio e farà giurisprudenza per eventuali comportamenti eccessivi che si registreranno in futuro

L’episodio specifico a cui ci riferiamo è il pugno vigliacco inflitto da Roland Ndongo alla gola di Samir Ramizi. Il 27enne esterno offensivo del Thun, già sospeso provvisoriamente per due turni, è stato sanzonato retroattivamente per un totale di sei giornate a causa di «una grave aggressione che ha provocato un infortunio a Samir Ramizi (FC Winterthur) il 6 maggio scorso». La decisione è stata presa sulla base delle immagini televisive e a seguito del fatto che la direttrice di gara Esther Staubli non è stata in grado di valutare l’accaduto in presa diretta.

Il pugno inferto da Roland Ndongo è stato classificato dal Giudice Disciplinare come «di alta intensità e chiaramente non un movimento naturale». Di conseguenza, l’attaccante del Winterthur ha lamentato lievi problemi di linguaggio con disturbi alle corde vocali.

Il giocatore della formazione bernese è quindi stato sospeso per sei partite «per aggressione aggravata», a causa di una provocazione, che ha portato a un infortunio. Avendo già scontato due partite di sospensione a causa della squalifica provvisoria del 9 maggio scorso, lo svizzero-camerunense dovrà ancora saltare le prossime quattro partite ufficiali del Thun.

Entro due giorni può essere intercorsa un’opposizione a tale decisione al Presidente della Commissione Disciplinare, che agisce in qualità di Giudice Unico. In caso di ricorso, la decisione contro Roland Ndongo avrebbe effetto sospensivo.

(nella foto: Roland Ndongo – © FreshFocus/sfl.ch)

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