L’INTERVISTA: Collina d’Oro campione di Seconda lega, merito (anche) di un grande allenatore come Omar Balmelli

scritto da Roberto Colombo
Mister Omar Balmelli, da cinque anni e mezzo alla guida del Collina d’Oro con il quale negli ultimi due ha conquistato due promozioni, dalla Terza lega alla Seconda interregionale

L’allenatore gialloblù: «Per restare vivi è importante non smettere mai di sognare. Il futuro? Non lo so, avrò qualche cambiamento al lavoro, la nuova categoria richiederà un impegno adeguato. Al Collina c’è ambizione e passione, due ingredienti che lasciano aperte le porte a qualsiasi scenario»

LUGANO – Intervista a Omar Balmelli, allenatore del Collina d’Oro neo campione di Seconda lega, attraverso la quale non soltanto si vuole giustamente celebrare una meritatissima promozione, la seconda consecutiva messa a segno dai gialloblù passati in due anni dalla Terza lega alla Seconda interregionale, ma anche provare ad anticipare il futuro di un club che sembra aver iniziato solo a scaldarsi…oppure no?

CHALCIO – Mister raccontaci. Le tue sensazioni quando hai saputo della matematica promozione? Cos’hai provato quando hai realizzato che era successo per davvero…

Omar Balmelli: «Un po’ me l’aspettavo già prima che fosse tutto certo. Il bisogno di punti dell’Agno mi faceva pensare a un risultato positivo per loro, quindi in un certo senso non è stata una totale sorpresa quando venerdì sera l’1-1 tra Arbedo e Agno ci ha consegnato in anticipo la certezza matematica di aver vinto il campionato. Ma la sensazione è stata comunque di grande soddisfazione. Restare davanti così a lungo e con questo distacco ha richiesto tanta costanza. Per ottenere la costanza devi stare sempre sul pezzo e questo ti prende tanta energia».

CHALCIO – È la tua seconda promozione consecutiva. Più bella ed emozionante questa, oppure quella dell’anno scorso quando avete centrato il salto in Seconda lega dopo averla inseguita e (probabilmente) rimandata più del dovuto a causa di due anni inimmaginabili segnati dalla pandemia?

Omar Balmelli: «Per certi versi si somigliano. Lo scorso anno abbiamo dovuto giocarci tutto in quattro gare preparandole in una situazione eccezionale. Anche lì non potevamo sbagliare. Idem quest’anno una volta raggiunta la vetta. L’inizio del ritorno ci ha messo di fronte diversi scontri diretti che ci hanno chiesto di dare tutto subito. In alcune gare aver dovuto recuperare il risultato è stato molto dispendioso e questo poi l’abbiamo pagato in qualche partita di campionato, ma soprattutto nella semifinale di coppa Ticino (persa ai supplementari contro il Balerna, ndr)».

CHALCIO – Una promozione, mi sembra, fortemente voluta anche dalla società che non si è mai “risparmiata”: adesso cosa succede? Collina appagato dalla Seconda interregionale o la scalata è appena iniziata?

Omar Balmelli: «Bisognerebbe fare questa domanda alla società più che a me. Penso comunque che in questa “piazza” ci sia la giusta ambizione e passione per il calcio che potrebbe lasciar aperto ogni scenario».

CHALCIO – Io personalmente, è solo una mia sensazione, come forza ma forse soprattutto volontà di emergere, vedo delle analogie tra quello che di grandissimo ha fatto e sta facendo il Paradiso e quello che ha fatto e penso voglia fare il Collina d’Oro. È un paragone che ci sta o sono completamente fuori strada?

Omar Balmelli: «Non saprei. Il Paradiso sta facendo cose pazzesche. C’è una conduzione decisamente tendente al semi-professionismo. Difficile dire se anche al Collina ci sia una visione simile».

CHALCIO – E mister Omar Balmelli? Quale futuro? È pronto per la Seconda interregionale? So che hai mille impegni e poco tempo (complice il tanto lavoro): quanto è importante per te fare l’allenatore? Vorresti crescere ancora, oppure meglio una dimensione più “tranquilla”?

Omar Balmelli: «Alleno da quando avevo 17 anni. Ho fatto 2 anni di pausa mentre ero a studiare. Poi ho sempre allenato. Conciliare calcio e lavoro è una sfida che mi richiede parecchi salti mortali. Con il prossimo anno ci sarà qualche cambiamento al lavoro. Vedremo se ci saranno le premesse per poter garantire l’impegno che una categoria superiore richiede. Per me il calcio è una grande passione. Nel mio percorso ho potuto fare esperienze che mi hanno aiutato a crescere e a migliorarmi. Mi piacerebbe continuare su questa strada lasciandomi sorprendere da ciò che arriverà in futuro. Chiaramente sono consapevole che è molto difficile fare dei propri sogni il proprio lavoro. Per restare vivi è però importante mai smettere di sognare».

CHALCIO – Mister per chiudere ti chiedo una parola (o un aggettivo) per descrive: la tua squadra di quest’anno; la vostra stagione; la società; mister Balmelli; e infine il futuro del Collina d’Oro… 

Omar Balmelli: «Collina d’Oro maturo. Stagione pazzesca. Società attenta. Mister Balmelli paziente. Futuro da protagonista».


LA CLASSIFICA (SECONDA LEGA)

Collina d’Oro 53 pt (23), Arbedo 43 (23), Malcantone 41 (23), Balerna 39 (23), Castello 36 (23), Vallemaggia 33 (23), Morbio 31 (23), Sementina 31 (23), Rapid Lugano 30 (23), Vedeggio 29 (23), Cadenazzo 28 (23), Agno 20 (23), Solduno 18 (23), Coldrerio 12 (23).


REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Due retrocessioni in Terza lega: ultima e penultima squadra classificata del campionato.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Due retrocessioni in Terza lega: ultima e penultima squadra classificata del campionato.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Tre retrocessioni in Terza lega: ultima, penultima e terzultima squadra classificata del campionato.

 

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