Il penultimo appuntamento del corrente anno solare del Taverne ha avuto luogo presso il terreno sintetico amico del Campo Comunale contro i sangallesi del Weesen
Alla conclusione della sfida che ha aperto le danze per quel che concerne la 15a giornata del Gruppo 3 di Prima Lega Classic – e che è terminata con il beffardo successo di misura degli ospiti -, ci siamo come di consueto rivolti al condottiero delle Aquile giallonere, mister Damiano Meroni, il quale ci ha concesso la settimanale intervista su quanto accaduto negli ultimi novanta minuti effettivi di gioco.
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Che beffa aver incassato la prima battuta d’arresto casalinga, all’ultima del girone d’andata, al 90′ +4’…
«Dici bene, ed eravamo forse anche l’unica squadra del Gruppo 3 che non aveva conosciuto la sconfitta tra le mura amiche. Dispiace soprattutto per i ragazzi che ci hanno messo l’anima e che, secondo me, non meritavano di uscire dal campo senza punti contro un avversario sceso in Ticino con l’intento di perlomeno accaparrarsi un punto, ritrovandosene ben tre con una partita d’ostruzionismo, “ostacolando” lo svolgimento della stessa attraverso interruzioni ripetute con giocatori a terra, con discussioni infinite con l’arbitro, non permettendo di dare ritmo alla sfida e con la compiacenza di chi glielo permetteva.
Un modo come un altro, se il fine giustifica i mezzi, va bene anche questa maniera di interpretare le gare. E a loro ha portato nel carniere i tre punti».
Quindi, la sconfitta è figlia di questa tendenza portata in campo dal Weesen?
«No, sarebbe troppo semplice nascondersi dietro a questo alibi. Abbiamo disputato una buona partita in generale. Siamo mancati negli ultimi venti metri, pur creando situazioni offensive importanti – 3-4 nel primo tempo e un paio nella ripresa – non riuscendo a trovare il gol del vantaggio che avrebbe cambiato di molto l’iter della partita».
Sabato pomeriggio ci sarà l’ultimo impegno, con la prima del girone di ritorno al Comunale contro il Kreuzlingen. Dopodiché, la lunga pausa invernale…
«Come sabato scorso, ci sarà da soffrire e da faticare da squadra, anche perché ci presenteremo con qualche giocatore in meno e qualche elemento non al top a causa di guai fisici. Cercheremo ad ogni modo di essere più performanti negli ultimi venti metri».
