2LR: Simone Bordogna tra orgoglio e speranza

scritto da Simone Morandi

Le ultime foglie sono cadute da un pezzo. La primavera per gli uomini di calcio è sinonimo di bilancio. Promossi e bocciati lo fanno prima di tutto le società con le loro scelte. Ricapitolando: Adriano Di Vittorio (Malcantone), Simone Bordogna (out) e Amedeo Stefani (Rancate) sono stati oggetto del valzer che in 2^ Regionale ha sconvolto la settimana. A colloquio con Bordogna (Foto CHalcio) ci siamo andati volentieri. Tra rabbia ed orgoglio è spuntata una certezza: il desiderio che il telefono possa suonare al più presto. Il mittente ? In coda all’intervista.

Allora Simo come l’hai presa ? Sul serio: domanda stupida ma necessaria.

” Sono stato malissimo. Speravo mi fosse data un’altra possibilità. Sono ottimista di natura per cui non ci pensavo proprio ad un esonero.  Martedì sera dopo l’allenamento il Presidente mi ha comunicato la sua decisione. Ho ammesso i miei errori. L’ho presa da uomo anche perché so di poter camminare a testa alta per quello che ho messo da quando mi è stato affidato l’incarico”.

Anche il piccolo grande mondo del calcio regionale trova sempre più spazio sui social e vi ritrovate quasi all’improvviso ad essere importanti e famosi. Si è vociferato anche che ti abbiano fatto fuori dallo spogliatoio. ne parliamo ?

” Mah..non lo so. Questo non lo so. Ad un paio di leader probabilmente stavo stretto così come non piaceva il mio modo di allenare. Forse a gennaio si è rotto qualcosa con qualcuno e ne ho parlato con la società ma non è successo nulla. Credo che anche nel girone di ritorno abbiamo fatto buon gioco: col Minusio, col Collina, col Malcantone…partite decise da episodi. Certo che a Giubiasco è stato veramente brutto: ci siamo parlati, abbiamo deciso di voltare pagina e anche con il Losone il risultato è stato condizionato dal goal annullato a Maki e dalla conseguente espulsione di Pesavento. La cosa che mi ha fatto pensare è il cambio di direzione della società: lunedì il Presidente mi aveva rassicurato che avrei potuto preparare con tranquillità la partita di sabato con il Vallemaggia anche perché l’atteggiamento e la prestazione contro la squadra di Bordoli erano piaciuti. Quindi non credo che nello spogliatoio qualcuno mi abbia voluto cacciare. Così almeno spero”.

Facciamo un bilancio di questa tua prima avventura da leader di una squadra di attivi?

” Sono orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto! Avevamo dei progetti, a partire da quello di dare spazio ai giovani, come a quello di avere un’identità di gioco. Anche voi avete scritto spesso che la squadra vi è piaciuta. Non abbiamo sfigurato contro squadre molto più attrezzate. La soddisfazione più grande è stata quella di aver permesso a tanti ragazzi di iniziare un percorso calcistico che potrà ricordarli in futuro anche una piccola parte di mio merito. Comunque come obiettivo di società sono spiaciuto di non aver avuto la possibilità di andare fino in fondo. Decisione che non condivido ma che va accettata”.

Cosa cambieresti se potessi tornare indietro e riviverla con l’esperienza che ti hanno dato questi mesi ?

” Forse cambierei prima di tutto l’idea di come voler costruire la squadra ad inizio stagione. Penso di aver sbagliato la scelta di un paio di giocatori che avrebbero dovuto essere importanti. Tornando indietro cercherei un forte difensore centrale e non un attaccante. Questo perché ho capito che paga di più essere “tosti” e non “belli” mentre noi siamo l’esatto contrario. In ottica salvezza se potessi tornare indietro farei certamente altre valutazioni”.

Il futuro di Siomone Bordogna senza calcio ?

” Fermarsi adesso non è piacevole. Ho tanta voglia di allenare e spero di avere al più presto un’altra opportunità. Mi piacerebbe partire da zero con un nuovo progetto per costruire qualcosa di bello ed interessante. Non vi so dire se preferirei il calcio degli adulti o quello dei giovani. Resto aperto a tutto. mi piacerebbe continuare a fare esperienza negli attivi ma non nascondo che suonasse il telefono da Mendrisio mi piacerebbe tornare a casa. Nonostante tutto questo è quello che ho nel cuore”.

 

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