1L:FC Mendrisio, Pasqua serena tra certezze e speranze

scritto da Redazione

È un vero peccato per il Mendrisio non essere riuscito a tornare da Tuggen con un risultato positivo.

La prova della squadra di Bettinelli è stata incoraggiante considerando che nel corso dei primi 45′ oltre alla bella rete di Polli sono state costruite altre due opportunità: quella colossale sprecata malamente da Afonso e quella che ha visto protagonista Damo che tra calciare e crossare ha scelto la seconda soluzione trovando sul perfetto assist una chiusura precisa di Stadler.

Spavaldo e molto alto nel pressing, il Mendrisio si è logicamente esposto ai rapidi contropiedi avversari che hanno fatto male soprattutto sulla corsia di destra dove Morina ha fatto i propri comodi. Nel corso della ripresa, Bettinelli è passato ad una difesa a cinque, rimpolpando il centrocampo e puntando ad una gara di contenimento. Non fosse stato per una serie di corner regalati e per la sfortunata deviazione sulla conclusione cilocca di Herlea, il fortino avrebbe retto fino al 90esimo, ma ancora una volta una palla inattiva è stata fatale.

Resta la soddisfazione di essere andati alla Linthstrasse a giocarsela a viso aperto per almeno 60′ e per aver reagito molto bene alla seconda rete dei locali. Il tecnico del Tuggen – Allenspach – ha detto a fine gara che questo Mendrisio è certamente squadra viva che oltre a quelli negli scontri diretti, potrà fare punti contro qualsiasi avversario. La lotta per la salvezza è più che mai incerta anche secondo il parere dell’ex Lugano.

Il Gossau ha nuovamente cambiato guida tecnica – la squadra è stata ora affidata al DS – e il confronto in programma al Buechenwald tra dieci giorni sarà probabilmente una finale. Da verificare ora le condizioni di Rey e Minelli usciti per infortunio contro il Tuggen. In prospettiva Gossau vanno valutati anche i rientri di giocatori importanti quali Cocimano, Cvetkovic e Franzese: la fisicità di quest’ultimo sarebbe stata utile ieri sera tanto quanto nel secondo tempo della gara contro l’Eschen. Dimosttrato che per ambire all’obiettivo è indispensabile evitare inutili squalifiche e sperare di non incappare in sfortunati infortuni.

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