1L: vola al comando un buon Mendrisio

scritto da Davide Perego

001MENDRISIO – Smaltito alla svelta il rammarico per i due punti persi a Bellinzona, il Mendrisio ha affrontato nel pomeriggio al Comunale la matricola Seefeld, accompagnata in Ticino da un passaporto interessante fatto di buona esperienza che ha permesso ad una squadra sostanzialmente anzianotta di arrivare in 1^ Lega per restarci a lungo. All’inizio è facile rimanere un po’ spiazzati dal ritmo differente fra le due categorie, ma proprio l’esperienza di gran parte dei giocatori può colmare parte delle lacune agonistiche che invece molte matricole finiscono per pagare. Oggi però il Mendrisio di categorie ne ha fatta valere una un più: quella di chi gioca per la promozione a quella di chi – per adesso – deve accontentarsi di pensare prima di tutto a salvarsi.

IL TEMA – Quando si mettono insieme sette punti nelle prime tre partite della stagione, è chiaro che la quarta diventa importante per capire da che parte della classifica voler stare. Se poi, la quarta partita, si gioca di fronte al proprio pubblico e per di più contro una neo promossa, si ha l’obbligo di vincerla. Lo sa Roberto Gatti, lo sanno i giocatori e lo sanno anche i tifosi veri. E allora, previsione di un “via all’arrembaggio”: come contro l’Eschen; come contro il San Gallo. Per la squadra del buon Borilovic le cose si mettono invece come probabilmente erano previste da parte zurighese: tanta aggressività e chiusura degli spazi. Classico calcio casino e Mendrisio costretto a giocare palla lunga.

SarrLO STRAPPO – Ciò che rende moderno il gioco del nuovo Mendriso è un approccio emotivo sincero e mai didascalico , un uso di base  della palla che antepone un gioco semplice al virtuosismo, mantenendo sempre un perfetto equilibrio fra i reparti. E così – proprio sugli sviluppi di una transizione seguita all’unica occasione da goal creata dal Seefeld – la squadra di Gatti ha colpito con il bomber Sarr presentatosi tutto solo davanti a Schneider, trafitto dalla conclusione precisa del capo cannoniere del torneo.

Una difesa come sempre ordinata ha avuto la meglio per tutta la partita del temibile Vujo Gavric, rivelatosi però soltanto l’ombra del giocatore visto all’opera qualche stagione fa. Il centrocampo – oggi composto da Arnaboldi – Senkal e Mazzetti – ha sovrastato quello lento e prevedibile dei Ponte, Nikolaj Gavric e Limoni.

RIPRESA – A volte è bello scoprire che il seme gettato anche solo un paio di mesi prima non sia andato perduto. I primi frutti invitano a ben sperare ed è poi la stessa cosa che può succedere ad un allenatore di una squadra di calcio che ha da poco iniziato un nuovo campionato. Siamo solo all’inizio, ma spesso è proprio da qui che un buon agricoltore può capire come potrebbe essere il raccolto. Dopo una decina di minuti il Seefeld è letteralmente “scoppiato” e il Mendrisio ha creato almeno una decina di opportunità nel tempo rimasto da giocare.

Il 2-0 ha tagliato anche quel po’ di fiato rimasto alla compagine zurighese che specie sulla fascia di competenza del giovane Alaimo (alla prima apparizione da titolare) ha perso la trebisonda. Proprio il numero 17 del Mendrisio ha prima sfiorato di persona il raddoppio e poi si è guadagnato un rigore nettissimo che questa sera Vinatzer (in errore a Bellinzona) ha trasformato con freddezza.

L’innesto di De Biasi al posto di Arnaboldi è servito per mettere ordine, congelare i tre punti e creare subito i presupposti per un 3-0 da scuola calcio con l’assist preciso per Sarr: l’esecuzione finale dell’attaccante è stata poi impeccabile. Sempre Sarr ha infine firmato il 4-0 poco prima dell’unico goal ospite arrivato nel secondo minuto di recupero su mischia casuale scaturita da un raro corner: nell’occasione è sembrata vistosa la trattenuta ai danni di Cataldo rimasta impunita così come alcune situazioni grottesche che il giovane direttore di gara non ha punito.

AlaimoCONCLUSIONE – Anche se non più necessario, il Mendrisio ha scelto di alzare il volume a manetta nella seconda metà della ripresa fregandosene (anche troppo) di guardare l’orologio e il calendario. Infischiandosene insomma se sabato prossimo ci sarà una trasferta molto insidiosa sul campo dell’altra neo promossa Red Star.

Nel contesto, l’uscita per crampi di Alaimo avrebbe anche potuto essere evitata e l’innesto dei giovanissimi Bosnjak e Zara (classe ’99 al debutto assoluto in 1^ Lega) avrebbe potuto essere anticipato di qualche minuto. E così – quasi senza accorgersene – è venuto il momento del congedo. Applausi generosi per un ottimo Sarr  (non sarebbe male aggiungere alle qualità anche un pizzico di altruismo) e incitamento per il giovane Zara che proprio appena entrato ha servito un ottimo assist a Vinatzer il cui controllo non è stato impeccabile. Mendrisio solitario al comando del Gruppo 3 con 10 punti in 4 partite e unica squadra rimasta imbattuta insieme a Thalwil e Gossau.

FC Mendrisio – FC Seefeld 4-1 (1-0)

Reti: 31’ Sarr 1-0, 65’ rig. Vinatzer 2-0, 71’ Sarr 3-0, 80’ Sarr 4-0, 90’+2’ Foniqi 4-1.

FC Mendrisio (4-3-3): Cataldo; Croci-Torti, Kabamba, Pusterla, Azzolin; Arnaboldi (55’ De Biasi), Senkal, Mazzetti; Vinatzer, Sarr (86’ Zara), Alaimo (83’ Bosnjak).  All. Gatti.

A disposizione: Opipari, Roncoroni.

FC Seefeld (4-2-3-1) : Schneider; Negrinelli, Berisha, Hrkalovic, Hossmann;  Ponte, N.Gavric (77’ Escobar);  Ponte; Derungs (55’ Foniqi), Limoni (46’ Coelho), Buqaj; V. Gavric. All.Danijel Borilovic.

A disposizione: Materazzi, Petrovic.

Note: Comunale – 400 Spettatori– Mendrisio senza Garetto, Amicarelli, Salerni (infortunati) e Mascazzini (squalificato). Ammoniti: 24’ Hossmann (fallo), 40’ Senkal (fallo), 43’ N.Gavric (fallo), 53’ Berisha (mano), 65’ Negrinelli (proteste), 70’ Buqaj (simulazione), 75’ Pusterla e Hrkalovic. Prima dell’incontro è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto in centro Italia.

1 commento

Natale
Natale 28 Agosto 2016 - 10:46

Natale.
Non si è in testa per caso, ma con un ottimo lavoro di gruppo, sebbene in parziale emergenza e gettato nella mischia un generoso e valido Alaimo (sono convinto che ne vedremo delle belle su questo giocatore), il Mendrisio dimostra di essere squadra con la P maiuscola (palle).

Bisogna portare rispetto a questa squadra e non scendere in Ticino con la Boria di metterla sotto, con chi gioca a calcio il Mendrisio gioca, con chi fa solo legnate e un calcio al limite, il gruppo reagisce e dimostra maturità, se il Seefeld ieri ritornava oltre Gottardo con un passivo ben più pesante non rubava nulla, penso che gli avversari sono avvisati, bisogna portare rispetto a questa squadra.
Natale.

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